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Microsoft e Activision: la CMA conferma la data della sua risposta definitiva

La risposta definitiva della CMA sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft ha una data precisa, oltre ad altre scadenze.

Microsoft e Activision: la CMA conferma la data della sua risposta definitiva
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   06/04/2023

L'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft continua ad essere discussa dai principali organi antitrust, e tra questi va tenuta d'occhio in particolare la CMA, ovvero l'authority britannica, dunque è interessante sapere quando arriverà la sua risposta definitiva, la cui data è stata recentemente confermata con un aggiornamento della timeline precisa.

L'antitrust britannica ha riferito che la pubblicazione del report finale, nel quale sarà contenuta la valutazione definitiva sull'acquisizione e dunque il via libera o meno all'operazione nel Regno Unito, avverrà il 26 aprile 2023, mentre in precedenza, il 12 aprile, ci sarà la scadenza per tutti gli eventuali documenti da inviare da parte delle terze parti interessate dall'acquisizione, dunque richieste, testimonianze e dubbi vari da parte di attori terzi rispetto ai diretti responsabili dell'operazione.

Viene dunque confermato che la risposta definitiva della CMA dovrà avvenire il 26 aprile, e sarà un evento importante perché potrebbe incidere in maniera pesante sulla fattibilità o meno dell'acquisizione. Tuttavia, il report provvisorio già pubblicato nei giorni scorsi si è dimostrato notevolmente possibilista sulla conclusione positiva dell'operazione.

Come abbiamo visto, la CMA ha reputato che l'acquisizione non minaccia la competitività del mercato console, cosa che rappresentava il più grosso punto dubbio in tutta la questione. Sebbene si tratti ancora di una valutazione provvisoria e manchi anche la conclusione sulle indagini relative ai riflessi sul mercato del cloud gaming, già tale risposta sembra semplificare alquanto la procedura per Microsoft.

Dopo il 26 aprile, si tratterà poi di vedere la conclusione definitiva dell'indagine da parte della Commissione Europea, che ha recentemente rinviato nuovamente il suo verdetto al 22 maggio 2023, e poi la causa in atto con l'FTC americana.