NetherRealm Studios è stata al centro di polemiche in seguito alle accuse sollevate da alcuni sviluppatori, secondo i quali la gestione del lavoro aziendale presenterebbe una serie di problematiche piuttosto serie.
Nei giorni scorsi alcuni ex dipendenti del team di Chicago avevano parlato di settimane lavorative eccessivamente stressanti, rese necessarie per rispettare le scadenze, con turni di lavoro massacranti ed episodi di molestie. Ulteriori testimonianze sono emerse da parte di alcuni dipendenti relativamente allo sviluppo di Mortal Kombat 11, come riportato da Variety.
Nelle ultime ore NetherRealm ha diramato un comunicato ufficiale nel quale afferma di aver avviato indagini per verificare tali fatti. "In NetherRealm Studios apprezziamo e rispettiamo tutti i nostri dipendenti e diamo la priorità alla creazione di un'esperienza lavorativa positiva", scrive lo studio in una nota ufficiale.
"In qualità di datori di lavoro intenzionati a garantire le pari opportunità, incoraggiamo la diversità e prendiamo costantemente provvedimenti per ridurre i tempi di crunch dei nostri dipendenti. Stiamo esaminando attivamente tutte le accuse, poiché prendiamo molto sul serio queste questioni e stiamo lavorando per migliorare il nostro ambiente aziendale".
Variety racconta che un dipendente dello studio ha dichiarato di aver lavorato 60-70 ore alla settimana, sette giorni su sette, negli ultimi quattro mesi. Lo sviluppatore ha spiegato che i crunch sono dovuti a una serie di fattori, incluso il Mortal Kombat Day, che a quanto pare ha causato ritardi nella produzione.
Stando alla fonte, i problemi interni avrebbero continuato a persistere anche dopo il lancio di Mortal Kombat 11, poiché il gioco ha richiesto vari interventi e correzioni. Vi ricordiamo che il gioco è disponibile per PC, PlayStation 4, Switch e Xbox One. Per approfondire i contenuti potete leggere la nostra recensione, a cura di Aligi Comandini.