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Nvidia, AMD e Intel hanno deciso di ammazzare il mercato del PC Gaming?

Dopo anni di crescita, il mercato del PC gaming sta vivendo un momento difficile, in cui il ciclo dell'aggiornamento hardware sembra essersi bloccato.

Nvidia, AMD e Intel hanno deciso di ammazzare il mercato del PC Gaming?
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   20/12/2022

Il mercato PC è stato in crescita per anni, quantomeno quello legato ai videogiochi. Recentemente però sembra in un certo senso essersi fermato. Anzi, pare che qualcuno, in particolare Nvidia, AMD e in parte anche Intel, stiano tentando di ammazzarlo, pur involontariamente. Le notizie sulle vendite del nuovo hardware dedicato ai videogiochi mostrano una situazione quantomeno problematica, con le ultime generazioni di schede video e processori che faticano moltissimo ad affermarsi.

In particolare le vendite delle nuove offerte di Nvidia, AMD e in buona parte di Intel (anche se per le CPU bisognerebbe fare un discorso a parte) si sono rivelate estremamente lente, tanto che a stretto giro sono arrivati i primi tagli di prezzo. Non sconti, badate bene, ma proprio riduzioni di prezzo permanenti, che in momento di crisi come questo, in cui i prezzi tendono mediamente ad aumentare, appaiono quantomeno amene.

Per farsi un'idea della diffusione delle ultime generazioni di GPU (meno di CPU, i cui dati sono più vaghi) basta dare uno sguardo al sondaggio hardware di Steam, che offre un campione statistico decisamente interessante. La GPU più utilizzata è la GeForce GTX 1650 (6,05%), seguita dalla 1060 (5,58%) e dalla 2060 (4,48%). La prima GPU della serie 30 spunta in quarta posizione, la 3060 laptop con il 4,46%. Quindi troviamo la 3060 in sesta posizione con il 3,29% e la 3070 in ottava posizione con il 2,35%. La prima 3080 appare in 15° posizione, con l'1,78%, mentre per trovare una GPU della recentissima serie 40 bisogna guardare alla voce "Other", dove sono raccolte tutte le GPU sotto lo 0,15%. Quindi, anche nel più ottimistico dei casi, sommando le RTX 4080 e 4090 si raggiunge lo 0,28% del totale.

La percezione è quella di un settore hardware che organizza spettacoli pieni di raytracing e tecnologie d'avanguardia, ma che in realtà sta annaspando parecchio in termini di raggiungimento del pubblico. Le ultime proposte, presentate come rivoluzionarie, in realtà sono state assunte da ben poche persone, con il mercato che continua a svilupparsi intorno alle proposte più economiche, che però latitano.

La colpa dei produttori hardware è chiara: presi dalla corsa al rialzo, si sono dimenticati dei consumatori medi, quelli che non spenderebbero mai 1.000, 1.500 o 2.000 euro per un processore o una GPU. La versione economica di un prodotto da circa 2.000€, non può costare 1.500€. Come rimanere stupiti dal fatto che i magazzini siano pieni di RTX 4080?

In precedenza, quando veniva annunciata una nuova generazione di hardware, si poteva essere certi che, insieme alle proposte più costose, ce ne sarebbero state anche di più economiche e accessibili. Invece negli ultimi anni, per diversi motivi (farming di criptomonete, difficoltà nello sviluppo di nuove tecnologie, apertura di nuovi mercati, aumento dei costi di produzione, crisi dei semiconduttori e quant'altro), i prezzi sono letteralmente esplosi, andando a frenare l'intero settore, quantomeno dal punto di vista dell'avanzamento tecnologico. Il PC è ancora usatissimo per giocare, come dimostra la crescita costante dei numeri di Steam), solo che appare stagnante come non succedeva da anni.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.