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Nvidia RTX IO con Microsoft DirectStorage: l'SSD superveloce di PS5 si avvicina al PC?

Nvidia RTX IO lavora insieme a Microsoft DirectStorage per consentire una gestione dei dati compressi in streaming direttamente dalla GPU, avvicinando l'SSD superveloce di PS5 al PC.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   02/09/2020

Nvidia RTX IO è stato presentato ieri dalla compagnia, alquanto sommerso dai roboanti annunci sulle nuove GPU con architettura Ampere che hanno catturato tutta l'attenzione, ma si tratta di una tecnologia davvero interessante, che lavorando insieme a Microsoft DirectStorage potrebbe avvicinare i PC alle performance del famoso SSD superveloce di PS5.

L'idea di base è infatti avvicinare la gestione dei dati all'elaborazione della GPU, cercando di bypassare tutti i passaggi intermedi che solitamente si trovano sul PC e che rendono più lente le operazioni rispetto a un hardware che ha accesso più diretto all'archivio come PS5 o anche Xbox Series X, con le dovute differenze in termini di velocità di lettura/scrittura dell'SSD.

Da notare peraltro che la tecnologia Nvidia è sviluppata in collaborazione con Microsoft per sfruttare il sistema DirectStorage presente già su Xbox Series X, dunque è possibile che elementi di questa evoluzione siano effettivamente presenti sulla console in questione, in termini di integrazione SSD/GPU.

"Con DirectStorage, lo spazio richiesto dai giochi si riduce, si abbassano i tempi di caricamento, i mondi virtuali possono diventare più ampi e dettagliati, con uno streaming fluido e senza blocchi", si legge nelle dichiarazioni di Bryan Langley, Group Program Manager di Windows Graphics and Gaming.

In sostanza, RTX IO consente di trasferire dati compressi da DirectStorage direttamente alla GPU, che può leggerli in tale stato effettuando la decompressione in tempo reale, rendendo il processo di gestione dei dati in streaming più efficiente e veloce. Utilizzare direttamente la GPU per la decompressione dei dati, inoltre, scarica la CPU di parte del peso dei lavori richiesti per tale processo.

A quanto pare, questa tecnologia richiede necessariamente gli SSD NVMe ma si tratta di un'evoluzione importante nella gestione dei dati su PC, anche se ovviamente richiederà un po' di tempo, considerando anche come tale tipologia di memoria a stato solido sia ancora relativamente poco diffusa.

"L'API DirectStorage è architettata in maniera tale da considerare la necessità di caricare e decomprimere migliaia di blocchi di dati per ogni frame, massimizzando le performance in tutta la pipeline dal drive NVMe alla GPU". Questo si ottiene attraverso diverse vie: "Riducendo l'overhead su ogni richiesta all'NVMe, consentendo diverse richieste IO in parallelo nello stesso momento in batch che possono essere consegnate in maniera efficiente alla GPU e dando ai giochi un controllo granulare più specifico sulle richieste di accesso, invece di agire in grossi blocchi staccati".

Ovviamente c'è ancora da valutare come tutto questo si traduca effettivamente nelle performance dei giochi su PC, ma è chiaro che anche questo ambito si stia muovendo a grandi passi verso un'ottimizzazione della gestione dati in linea con quanto stiamo vedendo sulle console next gen tra PS5 e Xbox Series X.

Ci vorrà ancora tempo, considerando che l'API DirectStorage è prevista in preview nel 2021 e sarà in forma completa probabilmente nel 2022, ma Nvidia evidentemente è già pronta per usarla appieno con RTX IO e probabilmente anche AMD avrà una sua soluzione in lavorazione (che potrebbe essere presente anche all'interno delle nuove console). Nvidia ha inoltre fatto sapere che la tecnologia RTX IO sarà estesa anche alle GPU con architettura Turing (GeForce RTX 2060, 2070 e 2080), non solo alle nuove Ampere RTX 3070, 3080 e 3090.

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