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OpenAI sarebbe passata alle TPU di Google, dicendo addio a NVIDIA

Costi ridotti e maggiore potenza di calcolo per i propri servizi: OpenAI starebbe puntando alle TPU di Google, secondo alcune indiscrezioni.

NOTIZIA di Stefania Netti   —   30/06/2025
TPU Google

Secondo alcune indiscrezioni riportate da The Information e Reuters (trovate le fonti in calce), OpenAI sarebbe interessata ai chip IA di Google. Ciò significherebbe allontanarsi da NVIDIA, da sempre uno dei principali fornitori, a causa delle esigenze di calcolo legate all'intelligenza artificiale. Chiaramente si tratta di informazioni non ufficiali, ma ciò rappresenterebbe un cambiamento molto importante. Cerchiamo di fare chiarezza e vediamo tutti i dettagli in merito.

OpenAI passa ai chip di Google

Questa nuova collaborazione punta a un'ottimizzazione sul fronte IA, partendo da ChatGPT a Sora, servizi di OpenAI. Le TPU di Google (Tensor Processing Unit) dovrebbero agevolare le esigenze dell'azienda; basti pensare alla precedente integrazione di Google Cloud. OpenAI deve infatti tenere conto della grande richiesta di potenza computazionale, ma questo cambio di strategia potrebbe essere vantaggioso anche per la gestione dei costi, in questo caso nettamente ridotti per l'inferenza.

Questo perché le soluzioni proposte da Google sono più economiche rispetto a quelle di NVIDIA, ed è per questo motivo che anche aziende come Microsoft puntano allo sviluppo di chip proprietari per diventare indipendenti.

Le nuove TPU Ironwood di Google
Le nuove TPU Ironwood di Google

Oltretutto, le TPU di Google erano inizialmente riservate all'uso interno e solo successivamente sono state rese disponibili a clienti esterni, come App, Safe Superintelligence e Anthropic. Di recente l'azienda di Mountain View, tra l'altro, ha presentato la settima generazione di TPU, chiamata Ironwood. Per ora non conosciamo ulteriori dettagli in merito e non sappiamo esattamente quali chip non-NVIDIA adotterà OpenAI, ma vi aggiorneremo non appena avremo informazioni ufficiali e concrete.

Intanto, la Cina si fa vedere

Nella corsa ai chip, intanto, partecipano diverse industrie. Secondo un rapporto del Yole Group, la Cina potrebbe dominare il segmento. La capacità di produzione sta infatti aumentando rapidamente, sebbene attualmente sia indietro di cinque-dieci anni. Ve ne abbiamo parlato nel dettaglio in questo articolo dedicato.

Intanto, TSMC domina il mercato senza troppi problemi e sempre più clienti si affidano al colosso taiwanese.