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Paramount rifiuta la proposta di acquisizione di Sony e si fonde con Skydance

In base a quanto riferito da CNBC, pare che Paramount abbia deciso di rifiutare la proposta di acquisizione di Sony e abbia dato il via libera alla fusione con Skydance.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   03/06/2024
Il celebre logo di Paramount

Sembra proprio che la maxi-acquisizione di Paramount da parte di Sony e Apollo non sia destinata a concretizzarsi, con la compagnia che avrebbe rifiutato la proposta e avrebbe deciso di effettuare una fusione con Skydance, secondo quanto riferito da David Faber di CNBC.

Paramount e Skydance pare abbiano dato il via libera alla fusione, che verrà probabilmente annunciata nei prossimi giorni, in attesa ancora della forma definitiva dell'azionista di maggioranza della compagnia, Shari Redstone, la quale dovrebbe comunque arrivare senza particolari intoppi già nel corso della settimana.

L'accordo arriva dopo settimane di discussioni anche sulla possibile acquisizione da parte di Apollo Global Management e Sony Pictures, ma questa eventualità sembra sia stata infine scartata dalla casa cinematografica e televisiva.

Questo metterebbe dunque fuori gioco la proposta di Sony, che puntava all'acquisizione di Paramount anche per espandere il proprio portfolio di proprietà intellettuali. La soluzione scelta porta invece a una fusione a tutti gli effetti con Skydance che apre delle prospettive interessanti.

Un accordo da circa 8 miliardi di dollari in totale

In base all'accordo, Redstone dovrebbe ricevere 2 miliardi per le azioni di National Amusements (che gestisce il 77% delle azioni di classe A di Paramount).

Il Quartier Generale di Sony
Il Quartier Generale di Sony

Skydance comprerebbe circa il 50% delle azioni di classe B di Paramount per un totale di 4,5 miliardi di dollari.

Skydance e RedBird contribuirebbero inoltre con 1,5 miliardi di dollari in cash sul bilancio di Paramount, cercando in questo modo di ridurre i pesanti debiti accumulati dalla compagnia in questi anni. Le due entità arriverebbero a possedere due terzi della compagnia, con l'accordo che è valutato intorno agli 8 miliardi di dollari in totale.