L'interesse per i PC AI è in crescita, ma la strada per l'affermazione di Qualcomm sui computer Windows è ancora lunga. Le vendite dei PC CoPilot+ equipaggiati con processori Snapdragon, che per primi hanno aperto questo segmento in collaborazione con Microsoft, stentano infatti a decollare.
I dati forniti da Canalys, società di analisi del mercato dei PC Windows, mostrano un quadro poco incoraggiante. Nonostante la disponibilità di numerosi modelli di computer con processore Qualcomm, le vendite sono basse e anche i dati relativi alle spedizioni non sono entusiasmanti. Ma vediamo i numeri più nel dettaglio
Le vendite dei PC con Snapdragon
Le vendite di PC con Snapdragon si attestano a sole 720.000 unità, pari a una quota di mercato dell'1,5%. A guidare la classifica sarebbero i Surface di Microsoft, seguiti da Dell, HP, Lenovo e ASUS. Il numero di laptop prodotti e inviati ai rivenditori, ovvero le spedizioni, di computer con processore Snapdragon X rappresentano invece solo lo 0,8% del totale.
Qualcomm, tuttavia, non sembra preoccupata da questi risultati. L'azienda ha sempre sostenuto che l'affermazione di questa nuova tecnologia avrebbe richiesto tempo. La strategia iniziale di Qualcomm si è concentrata sul lancio del processore più potente, l'X Elite, destinato a computer di fascia alta con prezzi elevati. Questa scelta, seppur obbligata per dimostrare le capacità del nuovo processore, ha posizionato i primi AI PC in un segmento di mercato molto competitivo, dominato da Apple.
Con il tempo, Qualcomm ha introdotto versioni più accessibili dei suoi processori, come la serie Plus, e si prevede che a breve potrebbe arrivare anche una versione base del processore Snapdragon X, senza "Elite" o "Plus", che consentirebbe di ridurre ulteriormente i prezzi dei computer. Il segmento di mercato in cui Qualcomm punta a competere è quello dei computer con prezzi compresi tra 500 e 700 euro, dove le prestazioni e l'autonomia dei dispositivi tradizionali sono spesso deludenti.
Tuttavia, la diffusione degli AI PC è ostacolata da alcuni fattori. Innanzitutto, l'architettura ARM, su cui si basano i processori Snapdragon, non è ancora pienamente compatibile con tutti i software e i servizi di Windows. Nonostante gli sforzi di Microsoft per migliorare la compatibilità attraverso strumenti come Prism, l'equivalente di Rosetta per Windows, o di emulatori che favoriscano il gaming, e il crescente numero di app native ARM, permangono delle resistenze da parte degli utenti.
Un altro ostacolo è rappresentato dalla diffidenza dei rivenditori, che tendono a considerare i computer con processori Snapdragon come potenziali fonti di problemi, preferendo la sicurezza dei tradizionali processori x86.
Voi che cosa ne pensate? L'architettura ARM ha un futuro anche su Windows? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.