Soulframe, CEO di S-Game, ha pubblicato un messaggio su X che risponde in modo esaustivo a una domanda che molti giocatori si pongono sin dall'annuncio di Phantom Blade Zero: si tratta di un souls-like?
La risposta è no, ma allo stesso tempo non è neppure catalogabile come un action tradizionale alla Devil May Cry o Ninja Gaiden. Anzi, a quanto pare, il boss di S-Game preferirebbe evitare del tutto di affibbiare un genere a Phantom Blade Zero.
“Il genere è un’etichetta basata su stereotipi”
"Quando Phantom Blade Zero è stato annunciato per la prima volta, molti hanno pensato che si trattasse di un 'soulslike'", ha detto Soulframe. "Dopotutto, sembrava includere mappe interconnesse, segreti nascosti e quei familiari punti di controllo. Successivamente, dopo alcune demo di combattimento, è emerso che il ritmo era nettamente più veloce rispetto ai titoli in stile Souls - alcuni hanno quindi pensato che fosse un gioco 'hack and slash', come Devil May Cry o Ninja Gaiden."
"Il 'genere' è un'etichetta basata su stereotipi. Serve ai giocatori per orientarsi rapidamente, specialmente se conoscono i classici. Tuttavia, Phantom Blade Zero non è né un soulslike né un action tradizionale."
"Ho sempre ammirato i creatori che hanno definito questi generi. Ho passato anni immerso nelle loro opere, traendo ispirazione e imparando dalla loro genialità. Ma mentre costruivamo questo gioco, ci siamo trovati su un sentiero inaspettato: all'inizio volevamo solo realizzare un gioco 'hack and slash' ambientato in una mappa multilivello. Ma, una volta integrate animazioni e ambientazioni, il tutto è stato tenuto insieme da una forte estetica culturale - generando qualcosa che per noi è profondamente familiare, ma che raramente si vede o si vive nei videogiochi."
Phantom Blade Zero è attualmente in sviluppo per PS5 e PC, con una data di uscita ancora da confermare.