Phil Spencer, il capo di Microsoft Gaming, nelle varie interviste rilasciate di recente ha anche toccato la questione dei giochi su licenza, rispetto ai quali il responsabile di Xbox ha detto di preferire il ricorso alle proprietà intellettuali di Microsoft e Xbox.
In un'intervista pubblicata da Game File, Spencer ha spiegato il suo punto di vista sui giochi sviluppati su licenza, sostenendo che, a fronte di una visibilità sicuramente importante, si portano dietro anche delle complessità che possono renderli difficili da gestire, anche in termini "burocratici".
Uno dei problemi principali sembra derivare proprio da Xbox Game Pass, e dalle difficoltà che derivano dagli accordi con terzi per inserire tali titoli all'interno del servizio, che richiederebbero sforzi extra per essere stipulati.
Problemi gestionali che fanno preferire le tante IP di proprietà
"Non sono il più grande fan [dei giochi su licenza]", ha riferito Spencer.
"Ci creano alcune complessità quando pensiamo di inserirli in un abbonamento o di metterli a disposizione in streaming. Lo abbiamo visto con i giochi di corse che devono essere rimossi dal listino perché si perdono alcune licenze", ha spiegato il capo di Xbox.
In effetti, proprio per rimanere su esempi recenti, Forza Horizon 4 dovrà essere rimosso a dicembre da Xbox Store per la scadenza di alcune licenze, nonostante peraltro si tratti di un titolo appartenente a una proprietà intellettuale di Microsoft.
"Quindi sono sempre molto attento, quando ci troviamo a trattare una licenza, che questa sia scelta per motivi creativi e che il team abbia un progetto preciso su ciò che vuole fare". Ovviamente, tra questi casi ci sono i nuovi Indiana Jones e L'Antico Cerchio e Marvel's Blade, di cui Spencer è comunque molto soddisfatto.
"Siamo molto soddisfatti della nostra collaborazione con Lucas e Disney", ha proseguito Specner, "Sono stati ottimi partner. Stiamo lavorando a Blade con Arkane Lyon, che ho appena visitato" Inoltre, "Credo che quello che emerge da Indiana Jones sia un team che ama davvero quella serie e quel mondo. La storia è, per me, una delle parti più forti del gioco: il modo in cui ci si sente Indiana Jones da una prospettiva in prima persona".
In sostanza, questi sono due esempi della scelta derivata da una particolare volontà creativa da parte degli sviluppatori: "Quindi è chiaro che è una cosa che volevano fare. Tuttavia per noi, considerando la grande quantità di proprietà intellettuali che già possediamo, tendiamo a preferire l'utilizzo di titoli e serie che abbiamo già nel portfolio e che non abbiamo magari ancora rivisitato".