C'è effettivamente uno spazio rimasto aperto nell'altrimenti consolidato panorama dei sistemi operativi: quello che sta emergendo con la diffusione delle "console-PC" portatili da gioco, che non hanno delle soluzioni custom propriamente ottimizzate per il loro tipo di fruizione, ed è qui che Playtron ha intenzione di farsi avanti.
SteamOS rappresenta forse l'alternativa di maggior rilievo al momento, ma si tratta di una soluzione limitata ad un solo dispositivo, ovvero Steam Deck, dunque non risolve i problemi di molti altri portatili sul mercato, che al momento sono costretti a funzionare su versioni più o meno rielaborate di Windows che spesso non risultano però particolarmente efficienti.
L'idea di Playtron è allora di offrire un sistema operativo basato su Linux in grado di adattarsi al meglio alle esigenze dei dispositivi portatili, che rappresentano degli ambienti profondamente diversi da quelli standard degli OS per PC.
Un OS per conquistare i nuovi portatili da gioco
L'idea è costruire una base software in grado di essere estremamente compatibile con un catalogo di giochi più ampio possibile, avere un'interfaccia perfettamente utilizzabile con display piccoli, portatili e touch screen e possibilmente non pesare troppo sul consumo delle batterie.
Per raggiungere l'obiettivo, Playtron ha una base di 10 milioni di dollari investiti, sviluppatori che provengono dall'ambito open source come ChimeraOS ed Heroic Games Launcher e l'ex-CEO di Cyanogen all'opera, Kirt McMaster.
L'obiettivo è arrivare a lanciare dispositivi con Playtron integrato per il 2025 e arrivare a catturare 1 miliardo di giocatori "core casual" (qualsiasi cosa voglia dire, in base alla visione della compagnia) nei prossimi anni con la diffusione del sistema operativo su questi dispositivi.
Playtron dovrà funzionare su qualsiasi dispositivo dotato di una CPU e un display, secondo la compagnia, non necessariamente portatile, a base di ARM, x86, TV o auto. Per il momento, sembra che Ayaneo abbia già intenzione di lanciare un dispositivo basato su Playtron già nel 2024, ma ci sarebbero "numerosi produttori e operatori mobile" che puntano a utilizzare il software per il 2025.
I punti di forza promossi da Playtron sono peraltro basati sui costi che dovrebbero risultare più bassi per i produttori e su un supporto che dovrebbe prevedere anche strumenti basati su IA per aiutare nella configurazione anche gli utenti più casual. A questo punto attendiamo di vedere cosa emergerà dal progetto.
