Sono passati cinquant'anni da una delle date più importanti per l'intero settore dei videogiochi. Il 29 novembre 1972 Atari annunciò Pong, il coin op che diede fuoco alle polveri dell'industria. Non fu il primo in assoluto. Concettualmente non era nemmeno troppo originale, visto che Nolan Bushnell, il patron di Atari, aveva "rubato" l'idea a Ralph Baer, un altro dei padri dell'industria, come confermerà un accordo in tribunale. Sempre Ralpha Baer aveva già lanciato Magnavox Odyssey, quelle che viene considerata la prima console casalinga. Ma fu Pong ha diventare un fenomeno culturale e a ottenere un successo tale da catalizzare l'attenzione di altri produttori, facendo nascere un mercato lì dove prima c'erano quelli che possiamo considerare sostanzialmente come degli esperimenti.
Progettato e sviluppato da Al Alcorn, Pong è sostanzialmente un simulatore di ping-pong bidimensionale in cui due giocatori (o uno contro la CPU) devono sfidarsi a chi fa più punti respingendo una palla con delle racchette poste ai lati dello schermo.
Prima del lancio vero e proprio, Pong era già stato "testato" in un bar locale, la Andy Capp's Tavern, di proprietà di un amico di Bill Gaddis. Dopo pochi giorni dall'installazione, Gaddis contattò Alcorn per fargli riparare il coin-op, che aveva iniziato a non funzionare più. Ma quando l'ingegnere di Atari aprì il cabinato si trovò di fronte a una grossa sorpresa: non era rotto, semplicemente ci avevano giocato in così tanti da aver intasato di monete il cassone interno.
Quel successo inatteso convinse Bushnell ad andare da solo (prima voleva far produrre il coin op a Bally) e il resto, come si suol dire, è storia.
Se vi interessa saperne di più della storia di Atari, recentemente è stata pubblicata la Atari 50: The Anniversary Celebration, di cui potete leggere la nostra recensione.