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PS5 e le rivoluzioni future di Sony, secondo Shawn Layden

L'intervista a Shawn Layden da parte di Cnet apre prospettive interessanti sul futuro di Sony PlayStation, con ovvi riferimenti a PS5.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   12/02/2019

Una lunga intervista a Shawn Layden, presidente di SIE Worldwide Studios, da parte di Cnet, ha toccato diversi argomenti interessanti, aprendo prospettive sul prossimo futuro di Sony in particolare con PS5 che ormai si staglia all'orizzonte. Il 2019 sembra essere un anno alquanto difficile per il mercato videoludico e lo dimostra il fatto che anche Sony, dall'alto dei suoi 94 milioni di PS4 vendute e con una certa abbondanza di titoli di successo, ha incontrato un po' di difficoltà nel far quadrare i conti al meglio dopo l'holiday season registrando peraltro, per la prima volta, una netta flessione nelle vendite della console su base annuale. A questo si aggiungono le previsioni piuttosto negative da parte di diversi analisti sulla decrescita del mercato nel corso del 2019, tutti elementi che portano a pensare alla necessità di un arrivo non troppo lontano della nuova generazione di console, almeno per quanto riguarda Sony e Microsoft.

Da assoluta dominatrice della generazione, ci si aspetterebbe semplicemente che Sony continui con la sua linea di pensiero seguita finora con PS4, invece Layden ha lasciato intendere che ci siano diverse novità in vista per il prossimo futuro. Ovviamente si tratterà di cambiamenti graduali e difficilmente sconvolgenti, ma alcune idee sembrano andare in direzioni piuttosto diverse rispetto alle direttrici tipiche di PlayStation, cosa che stupisce considerando il successo riscosso finora dalla console ma trova spiegazione probabilmente nelle contingenze del mercato videoludico e nella necessità di far quadrare i conti all'interno di un panorama che contrappone produzioni dai costi esorbitanti con tendenze di successo che sempre più difficilmente seguono il classico schema del gioco in single player messo sempre al centro dell'attenzione da Sony.

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Tra le nuove linee guida espresse da Layden c'è la possibilità di acquisire nuovi team di sviluppo ma al contempo la volontà di ridurre la quantità di giochi e aumentare le dimensioni di ogni singola produzione. Le due idee sembrano in contrapposizione ma non è detto che lo siano: è possibile che nei progetti ci sia una maggiore collaborazione tra team diversi al lavoro su un singolo titolo, cosa che potrebbe rendersi necessaria all'ingrandirsi della produzione e magari con la necessità di inserire aspetti più diversificati all'interno di uno stesso titolo. In questo senso potrebbe rientrare anche la menzione alla volontà di impegnarsi nei giochi come servizio: si tratta di una categoria che ormai incute timore nei videogiocatori ma è in realtà un modello di business che si può instaurare anche in generi videoludici diversi del multiplayer online free-to-play, a cui inizialmente poteva essere associato.

C'è chiaramente una volontà di cambiare stile, ovviamente senza rinnegare i punti di forza caratteristici di PlayStation. Tutto questo potrebbe portare a una maggiore rilevanza di tecnologie alternative, forse a partire già da PS5: Layden ha parlato di streaming e di come Sony sia in prima linea con questa soluzione di distribuzione e fruizione di contenuti videoludici. Questo fa pensare che PlayStation Now possa coprire un ruolo più di rilievo con la prossima console in particolare, nonostante i dubbi con cui il gioco in streaming continua ad essere accolto dalla comunità di videogiocatori. In generale, considerando anche le visioni future sulla possibilità del superamento dell'attuale concezione dell'hardware chiuso per quanto riguarda le console, sembra che Sony possa prendere in considerazione soluzioni piuttosto diverse da quelle tradizionali su cui PS4 peraltro aveva puntato all'inizio proprio in contrapposizione con quanto stava emergendo presso la concorrenza, come apertura al digitale e necessità di connessione online per la fruizione di contenuti.