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PS5 e retrocompatibilità parziale: tra Sony e Ubisoft c'è qualcuno che mente?

Alla luce del recente aggiornamento sul sito ufficiale di Ubisoft sulla mancata compatibilità con alcuni giochi, cerchiamo di capire qual è la situazione.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   30/10/2020

PS5 e la retrocompatibilità con i giochi PS4 torna ad essere argomento di discussione: dopo essere stata un mistero per molto tempo, nel quale si susseguivano anche voci sulla possibile estensione a tutte le PlayStation precedenti, una prima conferma ufficiale è arrivata dalla famosa presentazione Road to PS5 da parte di Mark Cerny, che tuttavia non ha fatto altro che introdurre altri dubbi. Le parole usate inizialmente da Cerny sembravano suggerire addirittura che la retrocompatibilità fosse limitata ai 100 giochi più famosi di PS4, salvo poi essere corretto dalle informazioni successive che hanno svelato una quantità maggiore e soprattutto il fatto che i lavori su questa funzionalità fossero ancora in corso in quel di Sony. Da lì siamo giunti al 99% dei giochi PS4 compatibili e a quella che sembrava l'informazione definitiva, ovvero l'elenco dei giochi assolutamente non compatibili che abbiamo riportato nelle informazioni su giochi PS4, salvataggi e gamepad, che menzionava solo 10 titoli non funzionanti.

Alla luce di questo è logico supporre che qualsiasi altro gioco funzioni su PS5 e così abbiamo pensato fino a oggi, quando una comunicazione sul sito ufficiale Ubisoft Connect ha svelato che alcuni Assassin's Creed e giochi PS4 non funzionano in retrocompatibilità su PS5. Si tratta di una lista non molto preoccupante, con i soli Assassin's Creed Syndicate e Chronicles a rappresentare forse i titoli di maggiore interesse attuale, ma questo introduce il dubbio che le informazioni pubblicate in precedenza da Sony non siano forse accuratissime. C'è dunque qualcuno che non dice il vero, in questa storia? Probabilmente la soluzione è più semplice, ovvero si tratta di un particolare utilizzo delle terminologie: il piccolo elenco dei giochi "solo PS4" pubblicato da Sony riguarda infatti i giochi per la console attuale che proprio non funzionano assolutamente su PS5, ma questo non esclude che altri giochi funzionanti sulla nuova console non abbiano problemi. Come analizzato da alcuni dataminer anche sul forum ResetEra, sembra che Sony divida a grandi linee i giochi PS4 in "bootable" o meno su PS5, ovvero che siano in grado almeno di partire o no sulla next gen, e solo quelli che non partono sono finiti nella lista degli esclusi.

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L'elenco stilato da Ubisoft riguarda invece, probabilmente, quei giochi che in base ai test potrebbero funzionare ma facendo emergere dei problemi, cosa che spiegherebbe la discrepanza nelle informazioni. Questa interpretazione, che è comunque solo una supposizione, rende più tranquilli per quanto riguarda la quantità di giochi effettivamente utilizzabili su PS5, ma potrebbe aprire la strada a una grande quantità di titoli che sì funzionano sulla next gen ma con problemi di diversa entità. Ovviamente tutta questa è una semplice supposizione che potrebbe smontarsi nel caso emergessero aggiornamenti ufficiali sulla questione, ma in attesa di spiegazioni possiamo pensare che i lavori sull'ottimizzazione siano ancora in corso presso Sony, mentre nel frattempo c'è da chiedersi se i giochi che girano con problemi siano comunque utilizzabili a proprio "rischio e pericolo" o se vengano automaticamente esclusi.

Su questo aspetto si nota una certa differenza di organizzazione tra Sony e Microsoft, considerando che quest'ultima ha recentemente confermato di aver testato tutti i giochi Xbox One e quelli attualmente in retrocompatibilità su questa come funzionanti su Xbox Series X e Series S dopo "oltre 500.000 ore di testing". A fronte di una grande dedizione su questo argomento che si basa su un lavoro iniziato già negli anni precedenti presso Microsoft, è probabile che ci sia bisogno di più tempo per Sony, avendo apparentemente trattato la retrocompatibilità con minore interesse finora, in linea di massima. D'altra parte, l'approccio della compagnia nipponica è sempre stato diverso, a partire dalle famose affermazioni sul "credere nelle generazioni" come stacchi evolutivi netti (salvo poi ritrattare con qualche cross-gen a sorpresa), dunque è anche comprensibile che ci sia un po' di confusione in più sulla retrocompatibilità di PS5, in attesa di ulteriori chiarimenti.