La discussione sulle revisioni hardware delle console è un fenomeno relativamente recente e si è ripresentato in questi giorni con la comparsa di un nuovo modello di PS5, di cui si è discusso a lungo sul fatto che possa essere considerato migliore o peggiore del precedente. C'è da dire che, in questo caso, la discussione si è basata quantomeno su un fatto vero e innegabile: il dissipatore all'interno della nuova PS5 è decisamente più piccolo di quello precedente e mancante anche di un'intera parte in rame, cosa che, se non altro, ha reso un po' più interessanti e sensate le discussioni. Insomma, abbiamo visto discussioni ben più campate in aria, come quelle relative alle revisioni minime viste in precedenza su Nintendo Switch o casi similari, dunque in questo caso il fatto che la differenza fosse così evidente e riguardante un elemento alquanto sensibile della console come il suo sistema di raffreddamento, è stato anche entusiasmante, da un certo punto di vista.
Che queste discussioni possano raggiungere conclusioni certe è, però, tutto un altro paio di maniche: quanto possiamo sapere noi, uno youtuber e famosissimo o anche un presunto "laboratorio" specializzato delle conseguenze di variazioni del genere? Anche smontando la macchina pezzo per pezzo, è quasi impossibile avere risposte certe sugli eventuali miglioramenti o peggioramenti che possono derivare da variazioni del genere. Verosimilmente, la questione è valutabile solo sul lungo termine e dopo sessioni di test difficilmente eseguibili al di fuori dei laboratori ufficiali dove questi hardware vengono concepiti. Elaborare un'ipotesi sulla base delle componenti interne visibili è fattibile, ma ottenere una conclusione certa a una semplice occhiata sembra alquanto fuori luogo. E intendiamoci: questo vale sia per quanto riguarda coloro che parlano di un peggioramento che quelli che propugnano il miglioramento della macchina. La logica di mercato impone semplicemente una regola immutabile: il contenimento dei costi e la ricerca del massimo profitto possibile.
Questo ci porta a pensare che, qualsiasi revisione venga effettuata, vada verso un risultato qualitativo equivalente al precedente ma possibilmente a costo minore, a meno che ovviamente non emergano dei difetti oggettivi che devono essere corretti con urgenza, ma non sembra questo il caso delle console next gen.
In una situazione normale, l'abbassamento dei costi di produzione porta naturalmente a un incremento dei margini di guadagno, per cui la compagnia può anche effettivamente migliorare la qualità costruttiva di una console con il passare del tempo, incrementando comunque il ritorno economico. Nella particolare situazione in cui ci troviamo adesso, la questione sembra più difficile ed è possibile che i produttori stiano cercando anche metodi alternativi per abbattere i costi, ma mettere a repentaglio la sicurezza delle console sembra una mossa decisamente azzardata, tanto più quando si parla di un prodotto di punta per una multinazionale, quale è PS5 per Sony. Dunque, anche nel caso dovessero rilevarsi delle differenze in termini di calore prodotto o assorbimento energetico, è molto probabile che siano state studiate e riscontrate all'interno di margini accettabili per un corretto funzionamento. Questo sembra emergere anche dalla recente analisi effettuata da Hardware Busters, con tutte le riserve che si possono avere anche sul loro approfondimento: i dati che emergono dimostrano una notevole riduzione di temperatura della CPU ma anche un incremento in quella di flash memory e VRM.
Il tutto potrebbe essere dunque una sorta di "pareggio" più che un miglioramento, ma per Sony sarebbe comunque un bel passo avanti a fronte di una variazione nell'assemblaggio che probabilmente comporta costi minori. Il fatto è che difficilmente per l'utente finale questo ha veramente importanza, visto che le differenze saranno minime o forse non percepibili. È vero, però, che ci sono stati casi precedenti che spingono ad essere sospettosi anche su prodotti di così larga diffusione: il famigerato RROD di Xbox 360 rendeva la caccia alla migliore revisione hardware della console un modo intelligente di evitare grossi problemi, per esempio. Allo stesso modo, è capitato in passato che Sony abbia effettuato delle revisioni al ribasso dal punto di vista qualitativo, come visto con alcuni modelli di PS3 o con la famosa rumorosità di PS4 Pro al limite dell'insopportabile. È comprensibile, dunque, che si discuta di questi elementi, ma bisogna considerare come gli eventuali problemi possano essere valutati solo sul lungo termine e sia difficile avere riscontri immediati dalla semplice visione di componenti modificati.