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PS5 è sold out, ma le vendite dei giochi calano: c’è da preoccuparsi?

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   04/08/2021

Quest'oggi abbiamo avuto la possibilità di vedere nel dettaglio i dati dell'ultimo trimestre fiscale (aprile - giugno 2021) di Sony. Tra i dati della varie sezioni, sono ovviamente compresi quelli della divisione videogiochi, ovvero quelli di PlayStation. Cosa abbiamo scoperto? Che PS5 vende bene (è sempre sold-out, dopotutto) ma le vendite dei giochi sono calate rispetto allo scorso anno.

Cosa succede quindi? Prima di tutto vediamo nel dettaglio i dati. Nel primo trimestre dell'anno fiscale 2021 (aprile - giugno 2021), Sony segnala vendite software pari a 63,6 milioni di unità, di cui 10,5 milioni di titoli first party. Per confronto, dovete sapere che le vendite software del primo trimestre dell'anno fiscale 2020 erano ammontate a 91,4 milioni, di cui 18,7 milioni di titoli first party. Parliamo in altre parole di una differenza notevole sia nel valore totale che in quello dei titoli esclusivi interni.

Le vendite dei giochi PlayStation sono calate
Le vendite dei giochi PlayStation sono calate

A cosa è dovuta? Certamente dal numero e dal tipo di videogiochi rilasciati, ma anche dall'eccezionalità del 2020. Come segnalato anche dal report finanziario di Microsoft (sempre per il periodo aprile - giugno 2021), "i ricavi di contenuti e servizi sono diminuiti di 128 milioni di dollari, ovvero del 4%, calo guidato dalla diminuzione dei giochi di terze parti rispetto al forte anno precedente che ha beneficiato delle quarantene" che hanno costretto molti a rimanere più tempo in casa.

La diminuzione dei guadagni derivanti dai giochi (dati Sony: 346 milioni di yen invece dei 432 milioni di yen guadagnati nello stesso periodo dello scorso anno) è causata dal minor numero di giochi pubblicati, conseguenza delle difficoltà di sviluppo causate dalle limitazioni imposte per contrastare l'epidemia di COVID-19 nel corso del 2020 e dell'inizio del 2021. Se da un lato il virus ha aiutato il 2020 a vendere quei prodotti il cui sviluppo è terminato (o quasi) prima dell'epidemia, di certo non sta facendo lo stesso per il 2021, anno durante il quale abbiamo visto molteplici rimandi e ritardi.

Al tempo stesso, con l'arrivo della bella stagione e l'aumento delle vaccinazioni molte persone stanno passando meno tempo in casa ed è quindi naturale che nel trimestre aprile - giugno 2021 le vendite di giochi e il numero di utenti attivi cali (dati Sony: da 114 milioni dello scorso anno a 104 milioni).

Confrontare i risultati del lato software non è quindi il modo migliore per giudicare l'attuale rendimento di PlayStation. Un dato migliore dovrebbe essere la vendita hardware ma, come ripetiamo da fine 2020, anche in questo caso si tratta di un dato viziato dal fatto che le vendite sono in realtà un riflesso del numero di unità prodotte, valore castrato dalla scarsità di componenti.

PS Plus
PS Plus

Cosa rimane da "valutare"? Il numero di iscritti a PS Plus. Nel trimestre aprile - giugno 2021 il servizio in abbonamento di Sony si è assestato a 46,3 milioni di iscritti, ovvero un calo di 1,3 milioni rispetto al precedente trimestre fiscale (gennaio - marzo 2021). Un calo da considerare come preoccupante? A nostro parere no. Come già detto, con un calo di utenti attivi condizionato dall'arrivo dell'estate e dall'aumento di vaccinazioni è naturale che qualche utente (parliamo del 2,73%) non abbia rinnovato la propria sottoscrizione. Inoltre, bisogna notare che il valore è in aumento persino rispetto allo stesso periodo del 2020 (45 milioni).

Quello che possiamo notare è che, nel corso di tutto l'anno fiscale 2020 e con l'inizio dell'anno fiscale 2021, il numero di iscritti non è cambiato più di tanto. Guardando trimestre per trimestre, abbiamo valori (in milioni di iscritti) pari a : 45,0 (aprile - giugno 2020) - 45,9 (luglio - settembre 2020) - 47,4 ( ottobre - dicembre 2020) - 47, 6 (gennaio - marzo 2021) - 46,3 (aprile - giugno 2021). Come vedete, la cifra è abbastanza stabile, mentre tra l'inizio dell'anno fiscale 2019 e l'inizio dell'anno fiscale 2020 vi è stato un aumento di circa 9 milioni (da 36,2 a 45,0).

PS Plus ha rallentato, questo è certo, ma possiamo affermare che sia giunto al proprio limite? Per ora pensiamo sia presto per dirlo, anche se la notevole crescita di Xbox Game Pass (e l'apparente crescita di PS Now) lascia intendere che il pubblico ha fame di abbonamenti, anche se forse di un tipo diverso rispetto a PS Plus.

Il servizio di Microsoft, secondo le stime più credibili, nel gennaio 2021 aveva raggiunto circa 18 milioni di abbonati, saliti poi a 22 milioni nel aprile 2021. Microsoft afferma che il servizio ha continuato a crescere (sempre senza dare dati precisi), quindi attualmente potrebbe facilmente essere oltre i 24-25 milioni di utenti. Ovviamente un giovane servizio utile sia per gli utenti console che per quelli PC (e mobile grazie al Cloud, volendo) ha potenzialità superiori rispetto a un "vecchio" servizio limitato a una sola piattaforma, ma nondimeno la crescita di Game Pass è un importante indicatore di quanto il pubblico apprezzi tale modello di vendita.

In conclusione, i dati PlayStation e Microsoft sono per ora un punto di partenza. Dopo lo strano 2020, fare confronti anno su anno è pericoloso e potrebbe portarci fuori strada: sì, non è una conclusione divertente, ma questo è quello che ci dicono i dati. Sarà interessante vedere cosa accadrà alla fine del 2021, soprattutto in casa Microsoft che si prepara a rilasciare una bomba come Halo Infinite su Game Pass. Sony, invece, pare essere "a rischio" con Horizon Forbidden West sulla via del rimando al 2022, almeno stando al report di Bloomberg.