Buona parte dei giochi arrivati su PS5 e Xbox Series X sin dal lancio girano a 60 fps o quantomeno hanno una modalità performance che sacrifica la risoluzione per garantire un framerate simile. Tuttavia i recenti casi di Gotham Knights e A Plague Tale: Requiem fanno discutere, con il timore che con l'arrivo dei primi giochi realizzati appositamente per le piattaforme di attuale generazione i 30 fps tornino lo standard, così come lo era in passato.
Brevissimo riassunto per chi si fosse perso le ultime novità: la scorsa settimana gli sviluppatori di Warner Bros. Games hanno confermato in via ufficiale che Gotham Knights girerà a 30 fps su PS5 e Xbox Series X e non avrà una modalità grafica per i 60 fps. Nel fine settimana invece sono arrivate diverse segnalazioni contrastanti di utenti già in possesso di A Plague Tale: Requiem che affermano che il gioco di Asobo Studio gira a 30 fps oppure che presenta un framerate sbloccato, ma che difficilmente si raggiungono i 60 fps.
Aggiornamento: come confermato nella nostra recensione di A Plague Tale: Requiem, il gioco di Studio Asobo gira a 30 fps su console.
Per il momento parliamo di due casi isolati e a modo loro particolari. Per quanto riguarda Gotham Knights gli sviluppatori spiegano che sarebbe stato impossibile supportare i 60 fps su console per via della co-op. Nel caso di A Plague Tale Requiem forse la colpa non è tanto di PS5 e Xbox Series X|S quanto piuttosto di possibili problemi sul fronte dell'ottimizzazione (ad esempio su PC tra i requisiti consigliati per giocare a 1080p e 60 fps è richiesta una RTX 3070).
Questi due casi tuttavia hanno dato il via a numerose discussioni in rete, con molti giocatori che temono che Gotham Knights e A Plague Tale: Requiem siano solo l'inizio: se a soli due anni dal lancio di PS5 e Xbox Series X già iniziano a spuntare i primi giochi senza modalità performance a 60 fps, nei prossimi anni la situazione potrebbe peggiorare, con un numero sempre più crescente di giochi bloccati a 30 fps.
Chiaramente è ancora troppo presto per fasciarsi la testa e titoli graficamente eccezionali come Horizon Forbidden West e Forza Horizon 5, giusto per citarne uno per "fazione", dimostrano che volendo è possibile raggiungere i 60 fps su console con qualche compromesso. Sempre a patto che gli sviluppatori abbiano sufficiente tempo e risorse per concentrarsi sull'ottimizzazione per console.
In tutto ciò c'è poi chi ricorda che prima del lancio di PS5 e Xbox Series X|S su console si giocava tranquillamente a 30 fps, spesso anche traballanti aggiungiamo noi, e che quindi il ritorno a uno standard simile non è poi una catastrofe. Giusto, tuttavia è un discorso che ha senso fino a un certo punto. Chiaramente i 60 fps non sono un prerequisito fondamentale (a seconda del genere), ma è anche vero che questi sono diventati ormai uno standard su console, e come tale per molti giocatori è difficile ora rinunciarvi, così come lo sarebbe farlo per il cross-play, salvataggi cloud, Quick Resume, i caricamenti rapidi degli SSD e tutte le altre conquiste tecnologiche e non su console di un certo spessore.
La risposta a chi non vuole rinunciare ai 60 fps su console, se questi timori si dimostreranno fondati, potrebbero essere dei possibili modelli "Pro" di PS5 e Xbox Series X|S, che prima o poi sicuramente arriveranno. Ma chiaramente si tratta di una soluzione non ottimale e che richiederebbe un ulteriore esborso economico per passare ai modelli più potenti.
E voi che ne pensate? I casi di Gotham Knights e A Plague Tale: Requiem (se confermato) sono il preludio di un ritorno dei 30 fps come standard su console? In questi due anni per voi i 60 fps su PS5 e Xbox Series X sono diventati imprescindibili? Fatecelo sapere nei commenti.
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.