Il maggiore evento ufficiale visto finora per PlayerUnkown's Battleground si sta svolgendo proprio in queste ore a Berlino, con la prima edizione del PUBG Invitational, e da lì giungono alcune informazioni sul celebre gioco di Bluehole.
Con il nostro Emanuele Gregori presente al PUBG Invitational 2018, apprendiamo che l'intento di PUBG Corp per quest'anno è migliorare e ottimizzare il gioco al massimo per renderlo pronto per entrare ufficialmente nell'ambito degli eSport. C'è proprio un programma molto preciso stabilito dal publisher al riguardo: una roadmap quinquennale che mira a rendere PUBG un punto di riferimento nel panorama degli eSport, cercando di inserirlo all'interno dei maggiori eventi di questo tipo nel mondo.
Tra gli elementi del programma ci sono leghe ufficiali, dalle quali dovrebbero emergere i giocatori a partire dallo stato amatoriale per arrivare al professionismo, ma ci sono anche altre iniziative al riguardo. Brendan Greene, creatore del gioco, ha riferito a PCGamesN che PUBG non è ancora del tutto pronto per gli eSport, ma che quest'anno l'obiettivo è di colmare il gap. D'altra parte, si tratterebbe del primo caso di Battle Royale in ambito eSport, dunque si tratta di una novità storica su questo fronte.
A tale scopo è stato nominato un nuovo CMO, Jung Hyun Kwon, un ex-Riot che ha aiutato a lanciare League of Legends in Corea ed è dunque decisamente esperto dell'argomento. Per il resto, più che modifiche vere e proprie al gioco si tratterà di effettuare diverse ottimizzazioni per renderlo stabile al massimo, in modo da garantire sfide equilibrate e fornire una base ottimale per gli scontri in ambito eSport.
