Rocksteady, lo studio di sviluppo di Suicide Squad: Kill the Justice League, ha subito un'altra tornata di licenziamenti. I fatti risalgono alla fine del 2024 e non sono stati pubblicizzati dalla compagnia. Eurogamer ha comunque avuto modo di parlare con mezza dozzina dei colpiti, che sono voluti rimanere anonimi, che hanno confermato i tagli. A essere colpiti sono stati programmatori e artisti, nonché membri del team QA (controllo qualità).
I nuovi licenziamenti seguono quelli di settembre 2024, quando fu quasi dimezzato il team QA, passando da 35 a 15 persone. All'epoca uno dei colpiti raccontò di aver saputo del licenziamento mentre era in congedo di paternità.
Fallimento totale
Warner Bros. Discovery, la multinazionale che possiede Rocksteady, non ha voluto commentare la notizia con Eurogamer. Del resto non ha mai ufficializzato nemmeno i licenziamenti di settembre. Gli effetti dell'insuccesso di Suicide Squad: Kill the Justice League, che ha prodotto un buco di 200 milioni di dollari nelle casse della compagnia, continuano a farsi sentire, con il supporto che sta per essere interrotto, dopo che i vari contenuti post lancio non sono riusciti a far alzare il numero di giocatori. I server rimarranno comunque online per un certo periodo, ma le speranze di un ribaltamento della situazione sono nulle.
Attualmente non è chiaro a cosa stia lavorando Rocksteady, anche se si parla di un ritorno alla formula che tanto successo le ha fruttato con la serie Batman Arkham.
Suicide Squad: Kill the Justice League si è rivelato una sciagura anche per altri studi. A dicembre sono stati licenziati dei dipendenti di Warner Bros. Games Montreal al lavoro sul supporto post lancio dello sfortunato live service.