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Sale LAN ed eSport chiuse: piena solidarietà da IIDEA per i gestori italiani

IIDEA ha espresso la propria solidarietà e offerta la propria collaborazione con i gestori delle sale LAN ed eSport recentemente chiuse.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   06/05/2022

Con un comunicato stampa, IIDEA, associazione che rappresenta l'industria dei videogiochi e degli esport in Italia, ha dimostrato la piena solidarietà ai gestori delle sale LAN ed eSport, che in questi giorni hanno subito il sequestro di PC e console da parte dell'Agenzia delle per le Dogane e i Monopoli, e sono stati dunque costretti a cessare temporaneamente le loro attività.

IIDEA afferma che la normativa di pubblica di sicurezza sull'omologazione degli apparecchi utilizzati per il gioco nei locali di cui è stata contestata la violazione non sia in realtà applicabile per i dispositivi utilizzati per videogiocare nelle sale LAN. L'associazione spera che venga al più presto data l'interpretazione corretta, in modo tale che i gestori possono a continuare a svolgere le loro attività con serenità e nel rispetto della legge.

IIDEA inoltre si renderà disponibile a collaborare i gestori delle sale LAN per definire una soluzione sull'inquadramento più corretto della loro attività, nel rispetto della normativa vigente, e per eventuali proposte da sottoporre all'attenzione delle istituzioni.

Sale Lan Esport Motorsim Sim Racing Scaled

Detto questo, IIDEA sostiene che sia importante non confondere le attività delle sale LAN con l'ecosistema eSport. L'associazione spiega che gli esports sono "leghe, circuiti competitivi, tornei o competizioni simili che tipicamente coinvolgono un pubblico di spettatori in cui singoli giocatori o squadre videogiocano, sia di persona che online, allo scopo di ottenere premi o per puro intrattenimento e, benché in Italia non esista una regolamentazione specifica, come IIDEA ha più volte fatto notare, gli stessi sono assoggettati alle norme generali dell'ordinamento al pari di qualsiasi altra attività economica."

IIDEA fa notare che attualmente ci sono norme che impediscono lo sviluppo del settore in Italia. Una regolamentazione specifica non esiste anche negli altri paesi europei, ad eccezione della Francia, che ad oggi è l'unico paese del vecchio continente ad avere in vigore una norma che definisce correttamente gli esport e li contraddistingue dagli sport e il gioco d'azzardo.

"Laddove il Governo italiano ritenga necessario intervenire, IIDEA auspica che qualsiasi valutazione sia effettuata guardando all'evoluzione del settore esports nel contesto europeo, sia in termini di mercato che di cambiamenti normativi. In questo modo, non si rischia di danneggiare o minare la competitività dell'Italia rendendola meno attraente per gli investitori di altri paesi", ha dichiarato Thalita Malagò, Direttore Generale di IIDEA.

"Per esempio, il Parlamento europeo ha appena pubblicato una bozza del suo rapporto non legislativo "sugli Esports e i videogiochi" (2022/2027 (INI)). In questo rapporto, si afferma che "a causa della natura senza confini [degli esports], l'Unione europea è il livello appropriato per affrontare le sfide". Il rapporto dovrebbe essere approvato quest'anno e sostiene lo sviluppo di una strategia a lungo termine per i videogiochi nell'UE, compresi gli esports, da mettere in atto per l'intera regione. E anche questi sviluppi dovrebbero essere presi in considerazione".

Per chi non lo sapesse, lo scorso venerdì un certo numero di esercizi commerciali definiti come sale LAN è stato chiuso dagli agenti dell'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli. Il motivo è un esposto presentato dall'imprenditore Sergio Milesi, titolare della società Led S.r.l. Se volete saperne di più, vi consigliamo di leggere l'approfondimento che abbiamo pubblicato sulle nostre pagine.