Jensen Huang, il CEO di NVIDIA, ha riferito un interessante retroscena sul passato della sua azienda, quando Sega di fatto salvò la compagnia con un grosso investimento all'epoca della produzione di Dreamcast ma vendendo poi le proprie azioni, che oggi avrebbero potuto renderla un'azienda ultramiliardaria.
Si tratta del periodo tra la fine degli anni 90 e l'inizio dei 2000, quando gli sviluppi del mercato azionario e l'evoluzione di NVIDIA erano davvero poco prevedibili, considerando anche le condizioni in cui versava l'azienda in questione.
Era un momento estremamente difficile per NVIDIA, che si trovava vicino al fallimento, dunque l'incontro con Sega e il suo supporto finanziario hanno in un certo senso salvato la compagnia, e Huang ricorda l'episodio con una certa gratitudine.
Scarsa lungimiranza o sfortuna?
"Il CEO di Sega decise che Jensen era un giovane che gli piaceva", ha spiegato il capo di NVIDIA, ricordando quel vecchio episodio, quando fu siglato l'accordo tra Sega e NVIDIA per la creazione dell'hardware di Dreamcast.
Questo accordo arrivò dopo una serie di scelte decisamente sbagliate, che avevano portato NVIDIA agli ultimi posti tra le compagnie della Silicon Valley, ma nonostante questo Sega credette in Huang e investì 5 milioni di dollari nella sua compagnia.
Invece di denaro, Sega ricevette tale valore in azioni di NVIDIA, ma all'epoca la situazione della compagnia era ancora incerta e il mercato alquanto volatile su questa tipologia di tecnologia, dunque Sega vendette le proprie azioni di NVIDIA poco tempo dopo a circa 300 milioni.
Fu comunque un notevole guadagno, ma che viene annichilito da quanto avrebbe potuto ottenere Sega se avesse mantenuto il controllo su tali azioni.
Come riferito da Huang, se Sega non avesse venduto le sue azioni di NVIDIA a questo punto si sarebbe ritrovata ad essere una compagnia da mille miliardi di dollari, considerando la crescita esponenziale della compagnia in questi anni.