All'E3 2018 From Software è finalmente uscita allo scoperto presentando al mondo Sekiro: Shadows Die Twice, nuova proprietà intellettuale mostrata a sorpresa durante la conferenza Microsoft. Nonostante ci sia ancora tantissimo da scoprire e molto di cui parlare, in questi giorni il nuovo progetto dello studio giapponese ha goduto di grandissima attenzione sulle pagine di Multiplayer.it, generando una partecipazione e un interesse secondi solo a titoli super attesi come Cyberpunk 2077 e The Last of Us: Parte II.
Si parla di un'opera che strizza evidentemente l'occhio al genere Soulslike, ma che al contempo sembra in possesso di qualità peculiari e stuzzicanti. Nella nostra anteprima di Sekiro: Shadows Die Twice abbiamo tracciato un quadro preliminare delle meccaniche interattive, in particolare per quanto riguarda l'introduzione del braccio meccanico e del rampino, e le implicazioni che questi dovrebbero avere sul combat system in senso lato.
Nel frattempo Hidetaka Miyazaki non se lo è fatto ripetere due volte e ha dispensato ulteriori informazioni che permettono di ampliare il mosaico e di capire un po' meglio quale sarà la natura del gioco. Proprio ieri abbiamo riportato gli estratti di una recente intervista, nella quale il presidente di From Software dice che Sekiro: Shadows Die Twice sarà probabilmente ancora più ostico e complesso dei titoli che lo hanno preceduto, ovvero Dark Souls e Bloodborne. Dalle parole dall'autore orientale si intuisce che l'approccio per arrivare al termine della partita potrà variare diametralmente: chi predilige l'esplorazione ragionata, l'analisi attenta dei punti di forza di nemici e boss, vivrà l'esaltazione per quelle componenti che hanno fatto la fortuna Miyazaki e del suo team negli ultimi dieci anni.
Ciò nondimeno non sarà precluso un approccio molto più votato all'azione, alimentato dalle proprie abilità nell'utilizzo della katana e delle altre risorse che saranno messe a disposizione nel corso della run. Ebbene, se vissuto da questa prospettiva Sekiro sembra promettere un grado di sfida estremo e un'intensità unica nel suo genere. Miyazaki però si è spinto oltre, chiarendo che nemmeno in questo caso sarà presente un'opzione per la selezione del livello di difficoltà.
"Non vogliamo includere la selezione della difficoltà perché vogliamo proporre a tutti lo stesso livello di discussione e il medesimo grado di divertimento. Vogliamo pertanto che tutto affrontino questa sfida e la superino nel modo che più gli si addice come giocatori", ha detto. "Ci piace che tutti percepiscano la sensazione di aver raggiunto un risultato, che si sentano euforici e si uniscano a una discussione con gli altri giocatori partendo dallo stesso livello. Se ci fossero più stadi di difficoltà, questo finirebbe per segmentare e frammentare l'utenza. È qualcosa che abbiamo a cuore quando creiamo il design dei nostri giochi. È stato lo stesso per i precedenti titoli e lo sarà anche con Sekiro".
Pur effettuando qualche parallelismo con Bloodborne e Dark Souls, From Software puntualizza che la nuova opera godrà di caratteristiche nuove, in grado di differenziarla dal genere tradizionale dei Souls. Come ribadito dallo stesso Miyazaki: "Sekiro non è stato pensato come un'evoluzione dei Souls. È stato ideato da zero, come un concept completamente nuovo, un nuovo tipo di gioco. Quindi non sappiamo se sia il caso di definirlo un'evoluzione della serie in questo senso".
Tuttavia chi ha amato i titoli citati poc'anzi troverà anche in Sekiro alcuni fattori chiave, come per l'appunto l'elevato grado di sfida e un combat system che stimola il giocatore a migliorarsi continuamente. "Ovviamente con Sekiro non abbiamo intenzione di deludere o allontanare i fan dei precedenti giochi di From Software, la fan base. Vogliamo conservare la sfida, mantenere intatto il cuore dell'esperienza per queste persone".
Spendendo qualche parola riguardo alla meccanica della resurrezione, Miyazaki ha infine aggiunto che questo elemento non faciliterà in alcun modo l'esperienza ludica, ma anzi è stato creato proprio a sostegno del ritmo generale che viene scandito dal gioco. Peraltro come già saprete, negli ultimi giorni From Software ha confermato che in Sekiro: Shadows Die Twice sarà assente la modalità multiplayer; una scelta intrapresa con lo specifico intento di non scendere a compromessi durante il design e il bilanciamento dell'esperienza nel suo complesso.
Voi che ne pensate di Sekiro: Shadows Die Twice? Siete fiduciosi che possa rivelarsi un altro grande capolavoro dello studio giapponese? Fatecelo sapere nei commenti!