Autorité francese - in seguito a una segnalazione del produttore francese Subsonic - ha multato Sony per abuso di posizione dominante nel mercato, in quanto ha impedito l'uso di controller per PS4 di terze parti per più di quattro anni.
Precisamente, l'Autorité ha sanzionato due azioni di Sony. Prima di tutto, l'utilizzo da parte di Sony, a partire dal novembre 2015, di contromisure tecniche, presumibilmente implementate per combattere la contraffazione, che hanno compromesso il corretto funzionamento dei controller per videogiochi di terze parti, causandone regolarmente la disconnessione durante gli aggiornamenti del sistema operativo della console. Secondo l'Autorité, tali contromisure erano sproporzionate e oltre a combattere i controller contraffatti hanno causato danni a tutti i prodotti senza licenza ufficiale.
Inoltre, l'Autorité sanziona il fatto che Sony ha utilizzato una politica di licenze poco trasparente, che in diversi casi ha impedito alle aziende rivali che volevano commercializzare controller compatibili con PS4 di aderire al programma di partnership OLP, che è l'unico modo per i terzi di ottenere una licenza ufficiale e numeri di identificazione unici. L'Autorité ha rilevato che, rifiutandosi di comunicare i criteri di accesso al programma OLP ai produttori che ne facevano richiesta, Sony li ha applicati in modo discrezionale, anche se l'accesso al programma era l'unico modo per evitare le disconnessioni.
Le sanzioni contro Sony
L'Autorité ritiene che la combinazione di queste due pratiche abbia "danneggiato in modo significativo l'immagine del marchio dei produttori terzi colpiti, sia nei confronti dei giocatori che dei distributori, rallentando la loro espansione sul mercato e portando alla loro possibile esclusione."
La multa finale è di 13.527.000 euro che si applicano alla compagnia madre (Sony Group Corporation) e a tre delle sue compagnie, Sony Interactive Entertainment Europe Limited, Sony Interactive Entertainment Inc. K.K e Sony Interactive Entertainment France.
Parlando sempre di multe, Google dovrà pagare una cifra molto più alta per risarcire gli utenti del Play Store.