Hermen Hulst, il capo dei PlayStation Studios, ha spiegato la strategia di Sony per quel che riguarda la distribuzione dei tipi di giochi che sta producendo. L'obiettivo della compagnia giapponese è quello di lanciare almeno un single player di punta ogni anno. La dichiarazione arriva dopo un periodo di relativa debolezza, con la strategia incentrata sui live service, voluta da Jim Ryan, l'ex CEO di SIE, diventata predominante, quanto fallimentare, e un futuro reso più incerto da cancellazioni, chiusure di studi di sviluppo e licenziamenti, ultimi dei quali quelli di Bend Studio.
La sfida di Sony
Più precisamente, Hulst ha detto agli investitori della compagnia: "Per quanto riguarda i single-player, ci stiamo concentrando sul garantire almeno un titolo di punta all'anno, nel momento giusto dell'anno e con il livello di qualità che i giocatori si aspettano dai PlayStation Studios."
Nella stessa occasione, Hulst ha avuto modo di ribadire che la strategia live service di Sony non è stata abbandonata.
L'obiettivo è quello di "costruire una base ricorrente di titoli live service longevi che incentivino il coinvolgimento continuo e la monetizzazione."
Infine, il piano prevede la crescita delle serie proprietarie di Sony in chiave transmediale, quindi con l'arrivo di altri film e serie TV, come quella di The Last of Us.
Chiariamo che "lanciare almeno un gioco single player", non significa necessariamente soltanto 1. Inoltre, il conteggio non tiene conto dei titoli second party, come Stellar Blade, Rise of the Ronin e Lost Souls Aside, ma riguarda solo i PlayStation Studios.