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Spende 57.000 dollari del risarcimento Covid per un carta Pokémon: arrestato per frode

Una carta Pokémon rara è costata molto cara a un uomo negli USA, ma gli costerà ancora di più come conseguenza di aver usato i fondi governativi per l'acquisto.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   25/10/2021

Dalla Georgia, USA, arriva lo strano caso di un uomo che, secondo la ricostruzione degli agenti federali, avrebbe speso ben 57.000 dollari per una singola carta Pokémon molto rara, ma il problema è che avrebbe usato per l'operazione i soldi dei fondi governativi concessi come risarcimento per i danni causati dal Covid, venendo così accusato di truffa.

Secondo quanto riportato dal Telegraph Vinath Oudomsine, residente a Dublin, in Georgia, avrebbe richiesto il supporto economico del programma Economic Injury Disaster Loan (EIDL), che consente di ottenere denaro a coloro che hanno subito ingenti danni al proprio business a causa di disastri di vario tipo, in questo caso accusando la situazione generata dal Covid-19.

Oudomsine aveva richiesto il denaro a causa del proprio business rovinato in maniera profonda dalla pandemia da Covid-19, una situazione purtroppo piuttosto comune ormai, tanto che il fondo EIDL gli era stato concesso.

Ash e compagni in carcere, da una scena della serie animata di Pokémon
Ash e compagni in carcere, da una scena della serie animata di Pokémon

I fondi così ottenuti devono essere utilizzati per pagare "stipendi, mutui o affitti, sostenere costi di attrezzature e altre spese ordinarie del business", secondo i regolamenti governativi USA.

Sembra che invece il nostro Oudomsine, dopo aver ottenuto 85.000 dollari, ne abbia spesi ben 57.789 per acquistare una singola carta Pokémon molto rara, la cui identità non è stata precisata. Non si tratta peraltro di qualcosa di estremamente raro e costoso, visto che alcune carte arrivano a centinaia di migliaia di dollari, come il Charizard oleografico del 1999 che è stato venduto per quasi 400.000 dollari.

In ogni caso, non è certamente una spesa che è consentito effettuare utilizzando i fondi speciali dell'EIDL, cosa che si unisce peraltro ad incongruenze che le autorità hanno riscontrato nella richiesta da parte dell'uomo in questione. Per ottenere i fondi, avrebbe dichiarato di avere un'azienda con dieci dipendenti e con un fatturato di oltre 200.000 dollari ma la cosa sembra non torni con i dati effettivi di Oudomsine.

Insomma, il tutto ha fatto partire un'indagine che ha poi svelato anche il curioso caso della carta Pokémon: a questo punto, l'uomo rischia di essere condannato per frode fiscale, cosa che in USA può portarlo a rischiare "fino a 20 anni di carcere" e una multa da 250.000 dollari.