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S.T.A.L.K.E.R. 2 non avrà NFT: GSC GameWorld cambia idea e toglie token e blockchain

Dopo un lungo messaggio poi cancellato in difesa dell'idea iniziale, gli sviluppatori di S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl hanno eliminato gli NFT nel gioco.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/12/2021

Aggiornamento: in maniera piuttosto clamorosa, GSC Game World ha deciso di eliminare gli NFT da S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl, dunque tutta la questione si azzera e il gioco non sarà collegato ad alcun sistema di monetizzazione di tale tipo, nonostante le dichiarazioni di qualche ora fa.

Come potete leggere qui sotto, solo qualche ora fa gli sviluppatori di S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl avevano spiegato a difeso la scelta di inserire degli NFT collegati al loro gioco, ma evidentemente la reazione dei giocatori è stata talmente negativa da spingerli a tornare velocemente sui loro passi ed eliminare totalmente gli NFT dal mondo di gioco, cosa che dovrebbe anche significare la cancellazione del metaverso, anche se si attendono ulteriori spiegazioni al riguardo.

"Cari Stalker, vi ascoltiamo. In base ai feedback che abbiamo ricevuto, abbiamo preso la decisione di cancellare qualsiasi iniziativa legata agli NFT per S.T.A.L.K.E.R. 2", si legge nel nuovo tweet. "Gli interessi dei nostri fan e giocatori sono la massima priorità per il team, stiamo facendo questo gioco per voi, a qualsiasi costo. Se ci tenete, ci teniamo anche noi. Con amore, GSC Game World". Tutto annullato dunque quanto riferito qui sotto, nonostante fossero le comunicazioni degli stessi sviluppatori di qualche ora fa.

Articolo originale:

S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl conterrà alcuni NFT collegati al gioco e la cosa non è affatto piaciuta a un gran numero di giocatori, nonostante il titolo sia uno dei più attesi del 2022, cosa che ha spinto gli sviluppatori GSC GameWorld a dare una spiegazione dell'idea avuta su Twitter, di fatto difendendo la visione di questo particolare business legato al nuovo gioco.

In un lungo messaggio contenuto in un'immagine diffusa attraverso Twitter, poi a quanto pare cancellato, GSC GameWorld prima ha spiegato che il team è uno studio indipendente, senza publisher ma con dei partner "meravigliosi", che ha bisogno essenzialmente di due risorse: sviluppatori e denaro. "S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl è davvero il gioco più grande e più complesso che abbiamo mai creato", hanno scritto, "tutti i fondi che abbiamo a disposizione durante lo sviluppo, inclusi gli introiti potenziali provenienti dagli NFT, verranno spesi per migliorare il gioco".

Spiegando perché siano stati scelti gli NFT per S.T.A.L.K.E.R. 2, GSC GameWorld ha riferito che si tratta di una nuova tecnologia e che la loro idea è sfruttarla in maniera "giusta", dando la possibilità ad alcuni fan di poter entrare nel gioco in qualche modo senza interferire con l'esperienza di altri giocatori. "Ecco perché i token sono completamente opzionali e non hanno impatto sul gameplay o sulla storia (non si tratta di armi, quest, ambientazioni e altro) e possono essere attivati solo prima dell'uscita del gioco", spiegando gli sviluppatori.

"Ieri, abbiamo annunciato i primi token - i volti di alcuni NPC. Non sono nemmeno coinvolti nella storia, ma alcuni di voi temono che potremmo andare troppo oltre con queste soluzioni". GSC GameWorld spiega allora che l'intenzione è di usare i soprannomi dei possessori dei token NFT in alcuni elementi del gioco come scrivanie, muri e altro all'interno dell'ampio open world di S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl, e altre cose come guanti, tatuaggi, skin o badge per la modalità multiplayer "che verrà rilasciata come aggiornamento gratis dopo la Campagna in single player", oltre a carte collezionatili che saranno disponibili solo attraverso la piattaforma DMarket, non all'interno di S.T.A.L.K.E.R. 2.

DMarket, spiegano gli sviluppatori, "è una piattaforma blockchain dedicata esclusivamente ai videogiochi, che funziona su un sistema privato con collegamenti ad altri network (come Polygon e Solana) che tengono particolarmente a mantenere un consumo di energia basso e a diminuire al massimo le emissioni di CO2 e gli impatti ambientali negativi".

Il tweet è stato cancellato dopo pochi minuti, ma non prima che venisse salvato e riproposto da varie fonti. La mossa indica chiaramente come GSC GameWorld stia cercando di contenere i danni di una scelta che si è rivelata alquanto impopolare, anche se non sembra avere intenzione di tornare sui propri passi. Sul gioco erano emersi dettagli nei giorni scorsi come dimensioni della mappa e durata.