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Star Wars, breve storia triste della disastrosa gestione Electronic Arts

La gestione della licenza di Star Wars in mano a Electronic Arts sta facendo sempre più discutere, visto che non è sfruttata come i fan vorrebbero.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   21/01/2019

Electronic Arts ha sfruttato malissimo la licenza Star Wars, molto peggio di quanto le previsioni più pessimiste potessero prevedere. Per il publisher americano la saga di Disney sembra essere più un peso che una risorsa, qualcosa che mal si adatta alle sue nuove strategie in ambito videoludico, fatte di giochi come servizi e abbonamenti. Probabilmente l'abbandonerebbe domani, se potesse.

Far collimare le richieste degli azionisti con quelle dei fan a un certo punto deve essere sembrato impossibile: un MMORPG di Star Wars esiste già, di sparatutto online ne sono stati lanciati due, Star Wars: Battlefront e Battlefront 2, come altro utilizzare la saga in accordo con il nuovo mercato?

L'idea di uno Star Wars stile Uncharted era ottima. Non vogliamo giudicare qualcosa che non è mai stato finito e di cui non abbiamo visto niente, ma era difficile non percepire le affinità elettive tra un progetto simile e la saga cinematografica. Purtroppo non se n'è fatto nulla e Visceral Games, che lo stava sviluppando, dopo una lunga agonia ha chiuso i battenti.

Passato ad EA Vancouver il progetto era diventato un open world di cui, tanto per cambiare, non s'era visto nulla. Un certo scetticismo c'era, visti i fatti di Visceral, ma la carenza di uscite aveva comunque convinto la maggioranza dei fan a dargli una possibilità. Purtroppo anche in questo caso è arrivata la cancellazione di EA al grido di "realizziamo qualcosa di più piccolo e veloce da produrre!"

Il problema è che al secondo azzeramento del progetto, al cosiddetto EA Star Wars non ci crede più nessuno, anche perché attualmente le pochissime informazioni disponibili parlano di un prodotto minore realizzato in gran fretta. L'unico altro progetto videoludico noto di Star Wars è Star Wars Jedi: Fallen Order, di cui per ora si è visto solo il logo. Il fatto che sia nelle mani di Respawn Entertainment, quelli dei Titanfall, fa ben sperare, ma dopo tutto quello che è successo dovrà essere un vero capolavoro per togliere un po' di amaro dalla bocca dei fan.

Per adesso, quindi, la storia del brand Star Wars in mano a EA è riassumibile in Star Wars: Battlefront 2, gioco cui è legato uno dei più grossi scandali videoludici dei tempi recenti, e nella sua demo, Star Wars: Battlefront (si scherza, ma nemmeno troppo). In realtà ci sarebbero anche Star Wars: Eroi della Galassia per sistemi mobile, un titolo con microtransazioni davvero aggressive; e Star Wars: The Old Republic, MMORPG attivo ormai da moltissimi anni (e per questo con più di qualche difficoltà ad attrarre nuovi giocatori), ma non è ovviamente questo ciò che chiedono i fan.

Certo, non è possibile pretendere un flusso di uscite come quello di qualche anno fa, ma la situazione attuale è davvero deprimente. Anzi, catastrofica.