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Steam: Gabe Newell dovrà testimoniare di persona nella causa antitrust di Wolfire Games

A Gabe Newell è stato ordinato di testimoniare di persona nella causa legale intentata da Wolfire Games, che afferma che le pratiche di Steam sono anticoncorrenziali.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   24/11/2023
Steam: Gabe Newell dovrà testimoniare di persona nella causa antitrust di Wolfire Games

Gabe Newell, il CEO di Valve, ha ricevuto l'ordine dal tribunale di deporre di persona nella causa antitrust intentata da Wolfire Games nel 2021, che ha accusato la compagnia viene accusata di pratiche anti-competitive su Steam.

Il coinvolgimento diretto di Newell è stato richiesto dai legali dell'accusa, in quanto "è nella posizione unica di testimoniare su tutti gli aspetti della strategia di business di Valve", sottolineando che "una deposizione di persona permetterebbe di valutare la credibilità di Newell".

Il CEO di Valve aveva invece fatto richiesta per una testimonianza a distanza, a causa di preoccupazioni relative al COVID, che tuttavia è stata respinta dal tribunale in quanto sono state presentate "prove inconsistenti che suggeriscono che è a rischio di malattie gravi".

In compenso, il tribunale ha imposto che tutti i partecipanti in aula dovranno indossare una mascherina durante la deposizione, che Newell dovrà rimuovere solo per rispondere alle domande dei legali.

La causa Valve vs Wolfire Games

Overgrowth
Overgrowth

Nell'aprile 2021 Wolfire Games aveva intentato una causa antitrust contro Valve per pratiche anticoncorrenziali su Steam e in particolare le commissioni del 30% che lo store applica su ogni acquisto.

Lo sviluppatore di Overgrowth e Receiver 2 sostiene che Valve ha utilizzato "la sua posizione dominante per prendere una parte straordinariamente alta da quasi tutte le vendite che passano attraverso il suo negozio" in modo da "sfruttare editori e consumatori".

La richiesta di risarcimento era stata inizialmente respinta a novembre dello stesso anno, in quanto secondo il giudice "non presentava fatti sufficienti per sostenere in modo plausibile un danno antitrust nel mercato di riferimento".

Il verdetto tuttavia dava la possibilità a Wolfire Games di presentare un'altra denuncia entro 30 giorni a patto di emendare i difetti sopracitati. Cosa che la casa di sviluppo ha effettivamente sfruttato, riuscendo a far passare alcune delle sue richieste alla fase successiva della causa.