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Superlega contro Fortnite e Call of Duty, per Agnelli il calcio compete con i videogiochi

Torniamo a parlare di Superlega perché i videogiochi c'entrano eccome, nella visione dei fondatori del progetto, nato anche per competere con i videogiochi.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   21/04/2021

In un modo o nell'altro, la Superlega continua ad essere legata ai videogiochi, in questo caso con la citazione diretta di Fortnite e Call of Duty fatta da Andrea Agnelli, presidente della Juventus nonché principale promotore dell'iniziativa che pare andata a finire piuttosto male.

Abbiamo visto già ieri sera come la Superlega sia già andata in pezzi, con tanto di tifosi che sono scesi in strada a protestare, in Gran Bretagna, con cartelloni contro il "Grand Theft Football" che si stava consumando. I videogiochi tornano direttamente nel discorso in base a una particolare citazione di quanto riferito da Agnelli nelle ore scorse, parlando del progetto Superlega in un'intervista pubblicata da La Repubblica.

Grand Theft Football era scritto su alcuni cartelli dei tifosi del Chelsea che protestavano contro la Superlega
Grand Theft Football era scritto su alcuni cartelli dei tifosi del Chelsea che protestavano contro la Superlega


La Superlega dovrebbe infatti andare contro i videogiochi, secondo Agnelli, che erge questa iniziativa come una sorta di competitor diretto di Fortnite e Call of Duty per attirare maggiormente l'attenzione dei giovani sul calcio: l'idea è dunque cercare una competizione che sia maggiormente spettacolare e coinvolgente per cercare di strappare pubblico ai videogiochi, in base a quanto pensato dal presidente della Juventus.

Si trattava di creare una competizione che fosse "in grado di contrastare quello che loro riproducono sulle piattaforme digitali, trasformando il virtuale in reale", ha detto Agnelli sulla Superlega e sui giovani, perché è maturata ormai la necessità di scontrarsi con i videogiochi sul loro stesso terreno e fronteggiare la concorrenza dei vari Fortnite, Call of Duty eccetera, autentici catalizzatori dell'attenzione dei ragazzi di oggi destinati a essere gli spender di domani".

Il concetto era di costruire uno spettacolo ad alti livelli che sia in grado di attirare un pubblico giovane, abituato a tale spettacolarità in termini "digitali" con i videogiochi, in modo da poter coltivare una nuova generazione di utenti appassionati al calcio.

Per il momento, in ogni caso, sembra che FIFA 21 e PES 2021 possano dormire sonni tranquilli, considerando che non si profila un enorme terremoto nel prossimo futuro.