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Superlega a pezzi: tifosi infuriati gridano Grand Theft Football, FIFA e PES salvi?

La Superlega sembra finire prima ancora di prendere forma, tra le proteste dal tono "videoludico" dei tifosi e la contrarietà dei politici: FIFA e PES sono salvi?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   20/04/2021

La Superlega sembra sfaldarsi con il passare delle ore, adesso c'è anche l'ufficialità dell'abbandono del Manchester City, sotto la pressione dei tifosi - che in Inghilterra hanno protestato al grido di Gran Theft Football - e anche della politica, tutto sembra portare alla conclusione prematura del progetto, cosa che dovrebbe mettere al riparo anche il calcio videoludico e in particolare FIFA e PES da eventuali rivoluzioni.

Le squadre inglesi, in particolare, sembrano essere le prime a fare dietrofront, dopo essere state in prima linea nella fondazione della Superlega: il Manchester City è ufficialmente fuori, lo United potrebbe seguire a breve, con le dimissioni già avvenute del vice presidente esecutivo Ed Woodward, mentre anche gli altri club britannici sono pronti ad abbandonare. I capitani della Premier non sembrano aver gradito, mentre i tifosi sono letteralmente sul piede di guerra da ore.

Proteste dei tifosi del Chelsea fuori Stamford Bridge con i cartelli 'Grand Theft Football'
Proteste dei tifosi del Chelsea fuori Stamford Bridge con i cartelli "Grand Theft Football"


Chelsea, Manchester United e Arsenal, ma anche Liverpool e Tottenham, stanno seriamente valutando il ritorno nei ranghi per non incorrere in problemi con la Premier League. Anche in Spagna il fronte secessionista sembra sfaldarsi: l'Atletico Madrid, secondo fonti locali, avrebbe manifestato già l'intenzione di uscire dal progetto, mentre il Barcellona dovrebbe rimandare la decisione all'assemblea dei soci.

Nel frattempo, è stata organizzata una riunione d'urgenza dei fondatori della Superlega per decidere il da farsi, ma la questione sembra sempre più in salita. Di conseguenza, sembra sempre più tranquillo il destino di FIFA e PES, che vedono sempre più concreta la possibilità di non dover andare incontro a grosse rivoluzioni per le prossime edizioni, nel caso in cui tutto il caso dovesse rientrare.

È molto probabile che la questione si porti dietro modifiche anche sostanziali all'organizzazione delle competizioni già esistenti, ma la questione delle licenze potrebbe essere toccata in maniera solo marginale dal terremoto in questione, dunque per i videogiochi sportivi potrebbe non esserci alcun riflesso pesante, in attesa di ulteriori sviluppi.