Mentre molti di noi si trovavano già tra le braccia di Morfeo, alla mezzanotte in punto tra il 18 e il 19 aprile è stata annunciata la Superlega di calcio. Una nuova competizione a livello europeo, organizzata in autonomia da un gruppo di club tra i più noti nel panorama calcistico del Vecchio Continente, destinata a soppiantare in termini di prestigio l'attuale Champions League. La notizia ha sganciato una vera e propria bomba, che ha sconvolto il mondo del calcio scatenando i commenti sui social network, oltre alla reazioni dei tifosi e dei vari protagonisti di questo sport.
Mentre il dibattito sulla Superlega continua ad attraversare in maniera accesa ogni mezzo di comunicazione esistente, nel caso in cui la nuova competizione dovesse diventare realtà ci risulta difficile non immaginare ripercussioni anche nel mondo dei videogiochi. Stiamo naturalmente parlando di FIFA e PES in primis, ma non solo di loro. Andiamo a vedere quali saranno i punti caldi, e quali potrebbero essere i cambiamenti all'interno del panorama dei videogiochi di calcio.
Cos’è la Superlega
Come abbiamo accennato la Superlega di calcio sarà una nuova competizione a livello europeo, per la quale non esiste ancora una data ufficiale di inizio anche se il programma prevede che essa parta "non appena possibile". C'è chi dice estate 2022, ma chi addirittura in caso di accordo con la UEFA parla di questo stesso anno.
Ad annunciare la propria adesione alla nuova Superlega sono stati dodici club: sei inglesi (Arsenal FC, Chelsea FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United e Tottenham Hotspur), tre italiani (AC Milan, FC Internazionale Milano e Juventus FC) e tre spagnoli (Atlético de Madrid, FC Barcelona e Real Madrid CF). A queste squadre se ne uniranno altre tre, per arrivare a quindici club fondatori che parteciperanno in pianta stabile alla Superlega, lasciando all'accesso tramite meccanismo di qualificazione solo cinque posti, per arrivare così a un numero di partecipanti totali pari a venti. Le partite dovrebbero disputarsi come le attuali coppe europee, in slot infrasettimanali.
Ed è qui che iniziano i problemi, perché la Superlega entrerebbe ovviamente in contrasto con la Champions League, relegando quest'ultima a un ruolo minore qualora dovesse riuscire a sopravvivere all'assenza di club così famosi e seguiti. UEFA e FIFA hanno alzato immediatamente i propri scudi, minacciando insieme alle federazioni delle nazioni coinvolte provvedimenti nei confronti dei club partecipanti alla Superlega e dei loro tesserati. Oltre alla prevedibile estromissione dalle coppe europee, si parla infatti di esclusioni da Premier League, Liga e Serie A, mentre i giocatori che fanno parte delle squadre non sarebbero ammessi a rappresentare le nazionali in tornei come gli Europei e i Mondiali. In una situazione del genere, con un mondo del calcio che minaccia di essere completamente stravolto, è come dicevamo impossibile pensare che non ci saranno ripercussioni anche nella sfera videoludica.
Le licenze
L'argomento più scottante legato alla Superlega con il quale dovranno misurarsi i videogiochi dedicati al calcio è senza dubbio quello delle licenze, aspetto sul quale tra l'altro si combatte ogni anno una buona parte della battaglia tra FIFA e PES. Dei due contendenti, quello maggiormente legato al mondo del calcio così come lo conosciamo oggi è senza dubbio il titolo targato Electronic Arts. Oltre a godere della licenza FIFA per il suo stesso nome, la simulazione calcistica di EA Sports include infatti al suo interno la Champions League con tutti i suoi elementi caratteristici. Non è un caso che si sia già diffusa la voce di un'esclusione dei dodici club (più gli eventuali altri aderenti) già a partire da FIFA 22, rendendo di fatto immediato il provvedimento minacciato dagli organi calcistici nella realtà anche sulla sfera videoludica.
Spostando il discorso sul piano dei singoli club, al momento le licenze dei dodici club che hanno annunciato la loro adesione alla Superlega sono divise tra FIFA e PES. La possibile esclusione forzata dei partecipanti alla nuova competizione da FIFA potrebbe di fatto aprire la strada a Konami per stringere un accordo anche con le squadre che attualmente hanno ceduto la licenza alla concorrenza, assicurandosi così il pacchetto Superlega al completo. Ma tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare. Non sappiamo infatti fino in fondo quali siano i dettagli degli accordi di licenza stretti tra squadre e software house, per cui non ci stupiremmo di vedere la vicenda finire nelle aule dei tribunali.
Esiste poi anche un'ipotesi aggiuntiva. Di sicuro è al momento la più fantasiosa, ma fino a un certo punto considerando la quantità di soldi in ballo. L'investimento totale a beneficio dei club fondatori sarà infatti di 3,5 miliardi di euro a titolo di una tantum, più una torta di diritti tv pari a circa 4 miliardi a stagione. E se la Superlega riservasse novità anche in ambito videoludico, rompendo la rivalità classica tra FIFA e PES per favorire un terzo contendente? In tanti da tempo aspettano un gioco di calcio targato 2K Sports, che potrebbe quindi approfittare di questo terremoto per infilarsi tra i due litiganti e segnare il proprio debutto. O magari potrebbero entrare in gioco insospettabili come Amazon, già da tempo con una finestra aperta sul mondo del calcio per la trasmissione dei match via Twitch.
Le competizioni
L'impatto della Superlega sembra quindi destinato a verificarsi non solo sulle competizioni continentali, ma anche su quelle nazionali. Una gatta da pelare anche per quelli che sono tutti gli altri aspetti che ruotano intorno al calcio, come gli esport. In uno scenario di esclusione di Juventus, Inter e Milan dalla Serie A ci risulta infatti difficile pensare che queste squadre possano continuare a disputare la eSerie A senza ripercussioni ed esclusioni anche in questo ambito.
Se per FIFA e PES è prevalentemente una questione di licenze da applicare, c'è poi chi nel caso in cui questa scissione dovesse realmente avvenire dovrà misurarsi col modo in cui dovrà trasportare tutto ciò all'interno del proprio videogioco. Stiamo naturalmente parlando di Sports Interactive e del suo Football Manager, storico manageriale calcistico amato da tantissimi videogiocatori. L'arrivo di una Superlega semichiusa, aperta a sole cinque squadre qualificate rispetto alle quindici partecipanti di diritto, sembra tagliare completamente la tradizione che ogni anno vede molti manager virtuali partire dalle serie inferiori per riuscire a conquistare la gloria della massima competizione europea.
Per il momento non c'è comunque ancora niente di ufficiale, se non proprio da parte di Sports Interactive un tweet con il quale il team guidato da Miles Jacobson ha dimostrato di avere preso la notizia dell'istituzione della Superlega con un certo umorismo:
Quello che allo stato attuale sembra certo è che difficilmente vedremo i dodici club usciti allo scoperto tornare indietro. A seconda di quello che sarà l'epilogo dello scontro tra i fondatori della Superlega e il resto del mondo guidato da FIFA e UEFA, vedremo quindi molto probabilmente cambiare anche i nostri videogiochi preferiti. Magari nei modi che abbiamo ipotizzato in questo articolo, magari in altri. Il che non è detto che sia un male, soprattutto considerando l'affascinante ipotesi legata all'ingresso di un terzo contendente rispetto a FIFA e PES. Staremo a vedere.