L'annuncio della vendita di Nexus Mods ha scatenato un vero e proprio putiferio sulla scena dei modder. Nel post con l'annuncio, il fondatore ed ex capo di Nexus Mods, Robin "Dark0ne" Scott, non ha svelato la nuova proprietà, limitandosi a fare i nomi di battesimo e quelli utente dei proprietari. Da lì, però, è subito partita un'indagine condotta dalla comunità, che ha fatto emergere la società acquirente: Chosen, sul cui sito si può leggere lo slogan: "Noi collaboriamo. Noi amplifichiamo. Noi conquistiamo."
Gli utenti hanno anche trovato la pagina LinkedIn di uno dei fondatori di Chosen, che includeva contenuti come una "Scheda dei trucchi per la monetizzazione di startup videoludiche", con voci come Play-to-Earn, Microtransazioni, Pay-to-Play, Modelli in abbonamento e "Beni digitali e NFT". Chiaramente in tanti non l'hanno presa benissimo, soprattutto dopo che Scott aveva assicurato di aver venduto Nexus Mods a qualcuno che ne condivideva la visione di fondo.
È già guerra
Chosen pone molta enfasi sulla crescita e sulla monetizzazione, come ben visibile sul loro sito, tanto che c'è chi già parla di una possibile "enshittification" di Nexus Mods. Il malcontento è stato tale che uno dei nuovi proprietari, Foledinho, è intervenuto con un post per cercare di calmare gli animi, dichiarando che il "modello base" di Nexus Mods non cambierà.
"Le mod resteranno sempre gratuite," afferma Foledinho, cosa che in effetti non sorprende: cercare di vendere mod per giochi di altri probabilmente attirerebbe l'ira di tanti avvocati dell'industria videoludica. Anche scaricare mod resterà gratuito e Chosen non rivendicherà la proprietà delle mod caricate su Nexus, non verranno imposti nuovi limiti agli account gratuiti (gli account premium continueranno a offrire download più veloci), e chi ha acquistato un abbonamento premium a vita manterrà l'accesso.
La testata PC Gamer ha ricevuto conferma di quanto affermato da Foledinho da un rappresentante di Nexus Mods:
"Il nostro obiettivo è la continuità, non la rottura. Abbiamo un team di 40 persone di talento con una lunga storia nel modding e nella community, e questo non cambierà. I nuovi proprietari sono integrati nel team, lavorano con noi direttamente, non stanno in una torre d'avorio a impartire ordini da lontano."
Insomma, le rassicurazioni sono state date, ma Foledinho ha anche aggiunto, in un messaggio successivo, che in futuro saranno introdotti dei cambiamenti:
"Ciò che conta di più è continuare a supportare i modder, soddisfare gli utenti e tenere le luci accese. Non cambieremo il modello di base. Niente monetizzazione aggressiva. Niente mod a pagamento. Se mai, vogliamo ridurre la pubblicità, non aumentarla. Saremo guidati dalla comunità e non comprometteremo ciò che ha reso speciale Nexus Mods."
Un rappresentante di Nexus Mods ha aggiunto, sempre comunicando con PC Gamer:
"È chiaro che non hanno acquisito Nexus Mods per trasformarlo in qualcosa di irriconoscibile... Nessun cambiamento fondamentale, niente nuove pubblicità invasive (anzi, probabilmente meno), nessun contenuto dietro paywall. Il nostro obiettivo è rendere il sito più sostenibile e meno rumoroso, e saremo trasparenti e orientati verso la community in ogni passo."
Foledinho ha anche spiegato perché il post di Scott non facesse menzione di Chosen:
"Quel post non era su Chosen, ma su Robin e sull'eredità che ha costruito in 24 anni. Noi siamo i nuovi proprietari e prendiamo le decisioni finali su Nexus Mods. Condivideremo di più su di noi quando ci saremo guadagnati quel diritto."