Housemarque, nell'attuale generazione, è noto soprattutto in quanto autore di Returnal e ora è al lavoro su Saros. Si tratta di due sparatutto roguelite, che non hanno nulla a che fare con la spinta "live service" di Sony.
Non si tratta di una scelta casuale e, soprattutto, non è qualcosa che cambierà a breve termine. Il team ha infatti confermato che non ha intenzione di buttarsi sui "giochi come servizio" e sui free to play.
Le parole di Housemarque
Il capo dello studio, Ilari Kuittinen, ha parlato con Eurogamer e ha dichiarato: "La nostra filosofia è che [i nostri giochi] sono un'esperienza che deve durare una certa quantità di tempo della tua vita e tu vivi il tutto all'interno di alcuni giorni o settimane o quel che volete".
Ha aggiunto: "Non hai bisogno di spendere tutto il tuo tempo libero con i nostri giochi". A conferma del tutto, il Creative Director Gregory Louden ha detto che Housemarque è "completamente focalizzata sui giochi single player e premium", ovvero giochi completi a pagamento.
Il team afferma che fintanto che ci saranno persone che "comprano giochi premium" continueranno a realizzarli.
Ovviamente i giochi free to play e "live service" sono una fetta importante del mercato videoludico e un modo per guadagnare grandi quantità di denaro, se ovviamente si riesce a fare centro. Sony da anni spinge in questa direzione ma ad oggi non pare aver ancora trovato un modo per realizzare un prodotto di qualità. Concord, ad esempio, ha fallito miseramente.
Marathon di Bungie pare in una situazione complicata e anche Fairgames di Haven Studios non pare messo meglio. Naughty Dog da tempo ha abbandonato la versione online di The Last of Us e vari report hanno indicato che altri progetti interno della compagnia sono stati chiusi.
Per i fan storici di Sony, probabilmente, la dichiarazione di Housemarque è un toccasana in questo panorama.