La questione risulta un po' assurda, considerando che si starebbe parlando di un gioco che potrebbe arrivare tra non prima di dieci anni, ma è curioso notare come Kurt Kuhlmann, ex-sviluppatore Bethesda considerato il "lore master" della serie, abbia fatto un particolare commento sulla possibile ambientazione di The Elder Scrolls 7, escludendo alcune possibilità a causa di "Microsoft" e dell'importanza raggiunta dal franchise, secondo la sua visione.
Kuhlmann è stato designer e sceneggiatore per diversi capitoli della serie, in particolare The Elder Scrolls: Daggerfall, Redguard, Morrowind, Oblivion e Skyrim, dunque ha una grande esperienza con il franchise, tanto da essere considerato il "lore master", ovvero uno dei maggiori autori ed esperti della sceneggiatura e della mitologia che circonda la serie.
Di recente, l'ex-Bethesda è stato intervistato da Kiwi Talks, e in tale occasione ha anche riferito che The Elder Scrolls 6 prenderà una strada diversa da quella che avrebbe imboccato il team storico, spiegando che il ricambio generazionale della squadra porterà anche a un cambio di gusti e sensibilità.
Non potrà essere troppo strano
Durante l'intervista, Kuhlmann ha fatto anche un'interessante considerazione su The Elder Scrolls 7 o i possibili capitoli futuri della serie, sostenendo che alcune ambientazioni possono probabilmente essere escluse a priori dalle possibilità, soprattutto a causa delle dimensioni e dell'importanza raggiunta dal franchise.
Secondo il "lore master", allora, ambientazioni come Elsweyr o Black Marsh saranno impossibili da considerare, perché potrebbe risultare difficile impostare un grosso RPG in paesi abitati in gran parte da Khajit e Argoniani, ovvero uomini-gatto e lucertoloni, per dirla con semplicità.
"Sarei scettico sul fatto che possano fare un gioco a Elsweyr o a Black Marsh perché questi luoghi sono intrinsecamente particolari... la popolazione principale è composta da lucertole o da gatti. Questo fa diventare le cose molto più strane di un luogo con una popolazione umana", ha riferito Kuhlmann.
In sostanza, un nuovo capitolo della serie The Elder Scrolls non potrà essere troppo "strano" e fuori dalle righe, dovendo risultare una sorta di kolossal che possa piacere alla maggiore quantità di utenti possibile.
D'altra parte, non c'è ancora nemmeno la certezza sull'ambientazione che caratterizzerà The Elder Scrolls 6, visto che la cosa non è stata comunicata da Bethesda, sebbene in molti diano ormai quasi per certo che il nuovo capitolo sia ambientato ad Hammerfell.