Geoff Keighley, l'organizzatore e presentatore dei The Game Awards, ha detto la sua sulle numerose discussioni intorno alla candidatura di Dave the Diver al premio come miglior gioco indipendente, nonostante alle spalle abbia un publisher enorme.
Come riportato sulle nostre pagine, sui social si è dibattuto a lungo se Dave the Diver possa essere considerato o meno un gioco indipendente. Infatti, nonostante sia stato realizzato con un budget limitato e da un team di piccole dimensioni come Mint Rocket, il gioco ha alle spalle Nexon, uno degli editori più grandi del settore.
Durante un Q&A dedicato ai TGA 2023 su Twitch, Keighley ha spiegato che a suo avviso ora come ora la definizione di gioco "Indie" o "Indipendente" non è quella letterale e può assumere significati differenti a seconda del punto di vista, il che rende difficile stabilire quale produzione potrebbe essere candidata di diritto o meno al premio come "Best Indie Game" dei The Game Awards.
"È una bella domanda", ha risposto Keighley. "Indipendente può significare cose diverse per persone diverse, ed è un termine piuttosto ampio."
"Si può discutere se indipendente significhi il budget del gioco, se indipendente significhi da dove proviene la fonte di finanziamento, riguarda la dimensione del team? È il tipo di spirito indipendente del gioco, cioè un gioco più piccolo e diverso? Penso che ognuno abbia la propria opinione in merito, e noi ci rimettiamo alla nostra giuria di 120 testate globali che votano per questi premi, per decidere se qualcosa è indipendente o meno."
"In altri settori, a volte, ci sono delle regole per stabilirlo - penso che nell'industria cinematografica il budget non possa essere superiore a una determinata cifra, altrimenti non è indipendente, quindi non lo so".
"Alcuni hanno detto che Baldur's Gate 3 è un gioco indipendente. O Death Stranding di Kojima Productions, secondo alcuni è un gioco indipendente. Tuttavia anche se si tratta di uno studio indipendente, ovviamente è stato finanziato da PlayStation."
Keighley ha anche sottolineato che alcuni degli altri giochi indie nominati ai Game Awards di quest'anno hanno degli editori, chiedendo agli spettatori: "Se c'è un editore dietro, un gioco può essere considerato ancora indipendente o no?".
Il caso Dave the Diver
Parlando più nello specifico del caso di Dave the Diver, Keighley ha ammesso che le discussioni che ci sono state in rete sono sensate visto che parliamo di un gioco realizzato da uno studio facente parte di un publisher enorme come Nexon, ma che anche in questo caso ogni persona potrebbe avere un punto di vista differente.
Le risposte offerte da Keighley sono interessanti, ma ci viene da pensare che forse determinate critiche potrebbero essere eliminate alla radice dall'organizzazione dei The Game Awards alla radice, ad esempio definendo delle regole e limitazioni chiare per stabilire cosa è un "gioco indipendente".