L'inclusione di Dave the Diver tra le nomination per il premio di indie dell'anno ai The Game Awards 2023 ha generato molte polemiche, tanto da portare alcuni a chiedersi che senso abbia istituire un premio chiamato "Best Independent Game" se poi dentro ci finiscono giochi finanziati e sviluppati da multinazionali come Nexon, pur tramite etichette sussidiarie come Mintrocket.
Nel corso degli anni il termine indie ha perso buona parte del suo significato, fino a essere diluito in una vera e propria categoria commerciale. Per molti è diventato sinonimo di giochi a basso budget, ma la comunità indipendente ha mantenuto in qualche modo una sua integrità e cerca in ogni modo di far passare il concetto di indipendenza come elemento essenziale della definizione.
Indie o non indie
Dave the Diver è stato nominato insieme a Cocoon, Dredge, Sea of Stars e Viewfinder. Nessuno discute la qualità del gioco, considerata altissima, ma il problema di fondo è proprio che non sarebbe dovuto esserci nell'elenco, perché fatto da una multinazionale che fattura miliardi di dollari l'anno.
A essere particolarmente accesso sull'argomento è stato lo sviluppatore veterano Keano Raubun, ex-Nixxes, che su X ha scritto: "Dave the Diver è stato fatto da una sussidiaria di Nexon, una compagnia da miliardi di dollari. "Gioco stilizzato non AAA" sarebbe stata più precisa come categoria, ma non è cool come indie, quindi a chi interessa la verità? Ho ragione?"
Secondo lo sviluppatore @maxkriegervg: "Attualmente indie è solo una classificazione del marketing per vendere al pubblico dei giochi in cui non ci sono cose da uccidere o che sono folli e irriverenti, a prescindere da chi li abbia fatti."
Per dire, tecnicamente un gioco come Baldur's Gate 3 è più indie di Dave the Diver, essendo autofinanziato. Nessuno si lamenterà per la sua esclusione dalla categoria di indie dell'anno, considerando che concorre per otto premi, tra cui il GOTY, ma tant'è.
Va detto che anche gli altri giochi nominati sono finanziati dai loro rispettivi editori, ma quanto meno gli autori non sono stati acquisiti dagli stessi. In linea teorica comunque, l'unico gioco davvero indie dell'elenco sarebbe Sea of Stars.