Ha fatto piuttosto discutere un tweet pubblicato da Fredrik Thylander, sviluppatore di Ubisoft Massive, che ha alquanto criticato trofei e obiettivi all'interno dei videogiochi per le loro derive e gli effetti negativi che possono avere nella fruizione di questi.
L'opinione di Thylander è stata rilanciata da molti utenti su Twitter, trovando anche numerosi sostenitori della medesima visione. "Opinione impopolare: obiettivi sbloccabili e trofei sono stati negativi per i videogiochi", ha scritto lo sviluppatore. "Riducono la fruizione dei giochi, disturbano e distolgono l'attenzione e assorbono risorse che potrebbero essere investite per rendere i giochi migliori".
Thylander è un veterano dello sviluppo di videogiochi: prima di approdare a Ubisoft Massive dove ha lavorato a The Division 1 e 2 è stato per diversi anni presso DICE, dove si è occupato del design di Battlefield 2: Modern Combat e Mirror's Edge, fra gli altri progetti. La sua è dunque una voce autorevole nell'ambito dello sviluppo.
Curiosamente, Mirror's Edge è anche un gioco che sfrutta gli obiettivi in maniera piuttosto consona a una fruizione ottimale del videogioco, forse proprio in base all'influsso di Thylander, ma fa un certo effetto notare come alcuni addetti ai lavori forse non amino più di tanto una funzionalità che, con gli anni, è diventata molto apprezzata dal pubblico, trasformandosi quasi in una mania per molti.
In effetti, proprio il legame compulsivo con trofei e obiettivi dimostra che la visione di Thylander può risultare condivisile, nel caso in cui queste funzionalità trasformino la fruizione in maniera negativa, sebbene la loro presenza non sembri ormai destinata ad essere messa in discussione.