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Truffa delle chiamate estere: non rispondete a questi prefissi

La truffa delle chiamate estere, anche nota come "truffa dello squilletto" costa caro agli utenti: ecco cosa sta succedendo, e quali prefissi evitare.

NOTIZIA di Simone Pettine   —   21/04/2020

Nel 2020 stanno tornando di moda truffe e raggiri che non si vedevano più da parecchio tempo: un po' le catene di sant'Antonio, un po' la truffa delle chiamate estere. Oggi vi parliamo di quest'ultima, tenendo ben presenti le tantissime segnalazioni arrivate nelle ultime ore anche sui social network più utilizzati dagli utenti.

Come funziona la truffa delle chiamate estere, anche nota con il nome in codice di "truffa dello squilletto"? Il tutto è molto semplice e lineare: dapprima un utente ricevere una chiamata dall'estero, appena uno squillo o due. Se non risponde, la chiamata arriva nuovamente, e così via. Ciò invoglia l'utente a richiamare, ovviamente: perché magari crede che qualcuno stia cercando proprio lui (più chiamate di seguito non possono essere un caso, pensa). E qui subentra la truffa: la chiamata ruba 1,50 euro al secondo, nel peggiore dei casi.

Come risolvere il problema? Innanzitutto non rispondete neppure lontanamente a numeri che non conoscete, sia italiani che esteri: questa è una base, ma fate soprattutto attenzione a quelli esteri. I prefissi da tenere d'occhio ed incriminati sono poi il +216 (Tunisia) e il +44 (Inghilterra). Segnateli da qualche parte, e prestate particolare attenzione a queste truffe vecchie come il mondo, eppure sempre più attuali.

Prima di salutarci passiamo a notizie più liete nel mondo della telefonia mobile, e cioè a tutte le iniziative contro il coronavirus intraprese da operatori come Vodafone, TIM, Wind Tre e compagnia.

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