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Twitch: le accuse ai moderatori di corruzione sessuale porteranno al ban

Stando alle nuove linee guida di Twitch, chiunque accusi i moderatori di non aver bannato qualcuno per via di favori sessuali sarà bannato.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   21/12/2020

Stando alle nuove linee guida di Twitch, che saranno operative dal 22 gennaio 2021, chiunque accusi un moderatore di non aver bannato una o uno streamer per favori sessuali ricevuti, sarà bannato.

Accuse simili sono frequentissime su Twitch, soprattutto per casi molto controversi che, secondo gli utenti, non hanno portato a provvedimenti immediati ed efficaci come avrebbero dovuto. In particolare alcune streamer vengono accusate di concedersi ai moderatori in cambio di una maggiore tolleranza per le loro trasgressioni.

Da gennaio 2021 però, il chiacchiericcio da comari sulla corruzione sessuale di questo o di quello diverrà perseguibile con il ban. Nella sezione "Making derogatory statements about another person's perceived sexual practices or sexual morality" delle nuove linee guida troviamo infatti scritto che non è possibile "suggerire che il canale di una persona è popolare o non è stato bannato per dei favori sessuali".

I bersagli della regola sono chiari: quelli che accusano streamer come Pokimane, Amouranth o Alinity Divine di avere successo per via della natura allusiva delle loro trasmissioni e quelli che accusano la moderazione di essere corrotta dalle streamer stesse.

Ad avere una loro parte in commedia devono essere state anche le accuse di molestie sessuali che hanno investito l'ex Partnerships Manager di Twitch Hassan Bokhari a settembre. Da notare che la piattaforma bannerà anche per accuse mosse fuori dai suoi ambiti, quindi sugli altri social.

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