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Twitch: streamer contro la polizia che non le tutela dagli stalker

Alcune streamer Twitch si sono lamentate pubblicamente del fatto che la polizia sembra non proteggerle abbastanza dagli stalker che le perseguitano.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   08/09/2020

Stanca di combattere con uno stalker che l'ha perseguitata per anni, la streamer TwitchSweet Anita ha lanciato una specie di campagna fatta di testimonianze di altre streamer, che hanno lamentato di non essere abbastanza tutelate dalla polizia in casi del genere.

Tutto nasce da un post della streamer xChocoBars del 25 agosto, in cui la ragazza esprimeva la paura di poter essere uccisa da uno stalker: "So che è un argomento pesante, ma nel caso accadesse, spero che la mia morte serva a proteggere altri creatori da situazioni simili."

Letto il tweet, Sweet Anita le ha espresso tutta la sua comprensione, raccontando che il suo stalker è andato più volte fuori casa sua, arrivando addirittura a dormire di fronte alla sua abitazione. Una volta l'ha inseguita fino a un negozio con un coltello in tasca. Solo la testimonianza di due commessi ha smosso la polizia che ha infine arrestato il tipo, rilasciandolo subito dopo. Lo psicopatico è quindi tornato subito alla carica, arrivando a inviarle delle inquietanti minacce di morte pubbliche: "Presto ti ucciderò. Ma non con il coltellino che avevo l'ultima volta. No, sto preparando qualcosa di speciale per te." Purtroppo, nonostante le denunce e le prove, la polizia non ha fatto nulla per aiutarla davvero.

In realtà situazioni del genere non si verificano solo su Twitch. Anche star di altri social network, come Charli D'Amelio su TikTok sono perseguitate da degli stalker, nonché a volte da altri influencer.

Le testimonianze di Sweet Anita e xChocoBars hanno dato forza a molte altre streamer, che si sono unite alla richiesta di una maggiore tutela da parte della polizia. Riusciranno a ottenere qualcosa?