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Twitter: Elon Musk avverte che la bancarotta è possibile, due settimane dopo l'acquisizione

Twitter non se la passa bene e secondo Elon Musk la possibilità di bancarotta non è da escludere: il tutto dopo due sole settimane dall'acquisizione.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   11/11/2022

Due settimane dopo aver completato l'acquisizione di Twitter, Elon Musk è già pronto ad avvertire l'azienda che potrebbe non sopravvivere a quella che descrive come un'imminente recessione economica. A suo dire, la bancarotta è una possibilità.

Come riporta il New York Times, Musk ha inviato un'e-mail ai dipendenti definendo "terribile" il quadro economico che si prospetta. Ha inoltre affermato che Twitter dipende troppo dagli inserzionisti, molti dei quali hanno smesso di spendere sulla piattaforma nelle ultime settimane (forse anche a causa del fatto che è sempre più facile creare falsi account e condividere insulti razziali a nome di Super Mario), e che la "priorità assoluta è trovare e sospendere qualsiasi bot/troll/spam verificato".

Successivamente, Musk ha condotto una riunione con tutti i dipendenti di Twitter. Parlando della decisione di porre fine al lavoro da remoto; Musk avrebbe detto al personale di Twitter: "Se potete venire fisicamente in ufficio e non vi presentate, le dimissioni sono accettate".

Musk avrebbe anche parlato dei piani per rendere Twitter una piattaforma di pagamenti peer-to-peer, del fatto che "la bancarotta non è fuori questione" e che i dipendenti di Twitter "devono essere più duri".

Nel frattempo, Twitter continua a perdere dipendenti sia in seguito a licenziamenti che a causa di partenze volontarie. È stato affermato che diversi dirigenti stiano per lasciare l'azienda, tra cui il responsabile della fiducia e della sicurezza Yoel Roth e il responsabile della sicurezza informatica Lea Kissner.

Un avvocato interno ha avvertito in una nota sui gruppi Slack interni, visionata da The Verge, che gli ingegneri potrebbero dover sostenere il "rischio personale, professionale e legale" affrontato dall'azienda. Ciò è dovuto in parte a un accordo del 2011 con la Federal Trade Commission che conferisce all'ente l'autorità sulle pratiche di sicurezza dei dati, con violazioni che potrebbero comportare multe per centinaia di milioni o addirittura miliardi di dollari.

Un portavoce della Federal Trade Commission ha dichiarato a The Verge che l'ente sta "seguendo i recenti sviluppi di Twitter con profonda preoccupazione".