Il Saturn segno il declino di SEGA come produttore di console, fino all'uscita dal mercato avvenuta dopo il lancio del Dreamcast. SEGA commise moltissimi errori all'epoca, uno dei quali fu quello di sottovalutare Sony e la sua PlayStation.
SEGA pensava che il Saturn avesse la strada spianata, visto che Nintendo non aveva ancora annunciato la sua nuova console (che sarebbe stata il Nintendo 64) e i concorrenti diretti, il 3DO e il Jaguar, stavano faticando moltissimo ad affermarsi. Quando però Sony annunciò PlayStation, una console non solo comparabile a quella di Sega per potenza (in realtà superiore per moltissimi aspetti), ma dal prezzo al pubblico di 100 dollari in meno (299 contro i 399 dollari della rivale), dalle parti della casa di Sonic fu il panico totale.
Dramma e disperazione
Il dramma si consumò all'E3 1995. Tom Kalinske, il CEO della divisione americana di SEGA, provò a chiedere una revisione dell'hardware, per avvicinarlo a quello di Sony, ma la divisione giapponese della compagnia si rifiutò di accogliere la sua richiesta, affrettando il lancio.
Così si tentarono altre strade per compensare, in modo infruttuoso. Una di queste appare come una mossa abbastanza disperata, visto che si tratta di una pubblicità, pubblicata su Videogame Advisor, una rivista dedicata agli operatori commerciali del settore, in cui venivano elencati i motivi per cui le grandi catene avrebbero dovuto puntare sul Saturn invece che su PlayStation. È spuntata fuori grazie a una scansione di Video Game History Foundation, che l'ha pubblicata online.
A essere interessante è in particolare la colonna rossa, in cui venivano elencati i "problemi" della console di Sony. Intanto veniva detto che la multinazionale giapponese era nuova nel settore, contro la lunga esperienza di Sega. Poi veniva fatto l'elenco di alcuni giochi che non sarebbero usciti su PlayStation, come Virtua Fighter 2, Sega Rally Championship, Virtua Cop e altri ancora. Quindi veniva detto che molti dei giochi di terze parti per PlayStation sarebbero usciti anche su Saturn.
Insomma, la pubblicità, graficamente bruttina, mirava a gettare discredito su Sony, con affermazioni spesso prive di sostanza, ma abbastanza arroganti (in puro stile Kalinske, va detto), come "Le parole Sony e arcade non appaiono mai nella stessa frase", o "Il Sega Saturn è più divertente". Ce n'erano anche di ironiche, come "Sony produce stereo, radio sveglie e altri apparecchi elettronici. Fanno anche delle TV decenti: potete prenderne una per il vostro Sega Saturn."
Chiaramente c'era anche un riferimento al prezzo: "Sega Saturn include il gioco hit Virtua Fighter e delle promozioni speciali per l'autunno che daranno ancora più valore alla console," mentre Sony ha "pubblicizzato un prezzo che non include software. Quindi, a quali giochi giocherete?"
Infine, Sega pretendeva di avere una base utenti cosi fedele che non sarebbe mai passata a PlayStation, che di suo non avrebbe mai potuto compete con Sega in termini di sviluppo dei videogiochi.
La pubblicità si conclude con un "Hmmm, decidere sta diventando davvero facile..."
Sì, decidere di supportare PlayStation, come ci racconta la storia. Certo, non si può dire che non ci abbiano provato...