Stando alle fonti di Kotaku, Unity, la compagnia dietro l'omonimo motore grafico, sta licenziando centinaia di dipendenti. Addirittura si parla di 300 - 400 licenziamenti, che coinvolgono quasi tutti i reparti della compagnia.
Lanciato nel 2005, Unity è il motore grafico utilizzato da un gran numero di giochi, come Hollow Knight, Genshin Impact, Naraka: Blade Point, Fall Guys e League of Legends: Wild Rift, giusto per citarne alcuni. Nel giugno del 2020 la compagnia contava 3.300 dipendenti, mentre il profilo LinkedIn e Glassdoor parlano di oltre 5.000 lavoratori.
Secondo il report di Kotaku, i licenziamenti coinvolgono praticamente tutti i reparti e le sedi sparse per il globo di Unity, con una concentrazione in particolare per il settore AI ed engineering. Si parla di 300 o 400 persone licenziate questa settimana, ma i numeri sembrerebbero destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi giorni.
Le fonti della testata affermano che chi ha perso il lavoro questa settimana è stato invitato dal proprio capo a partecipare improvvisamente a una videochiamata, senza alcun preavviso sull'argomento che sarebbe stato trattato e in cui spesso si aggiungeva in collegamento un responsabile delle risorse umane. Unity inoltre pare continuerà a pagare gli stipendi dello staff licenziato per un mese, offrendo inoltre un'ulteriore mensilità per la fine del rapporto e copertura sanitaria. Il personale può anche candidarsi per le posizioni aperte di Unity, ma stando a Kotaku al tempo stesso la compagnia ha imposto un blocco per le assunzioni in tutti i dipartimenti.
Una delle fonti di Kotaku, che per ovvie ragioni è voluta rimanere anonima, afferma che Unity è stato uno "spettacolo di merda" nell'ultimo periodo, parlando di attriti, cattiva gestione e cambi di strategia rapidi e imprevedibili. Due settimane prima il CEO John Riccitiello aveva assicurato ai dipendenti che Unity non navigava in cattive acque e che non ci sarebbero stati licenziamenti.
L'anno scorso, Unity ha acquistato Weta, lo studio specializzato in effetti speciali fondato dal regista Peter Jackson e che ha lavorato ai film Avatar e Il Signore degli Anelli, per 1,62 miliardi di dollari. Ad agosto ha acquisito anche Parsec, che ha realizzato una tecnologia cloud per consentire agli utenti di trasmettere videogiochi in streaming, per 320 milioni di dollari. Al momento la compagnia non ha commentato ufficialmente il report di Kotaku.