Ancora oggi vi è il preconcetto che i videogiochi siano un passatempo per bambini, non sufficientemente "nobile" per un pubblico adulto. Un nuovo report di NPD Group conferma però che non è affatto così. Gli over 45, negli USA, giocano sempre di più ai videogame.
Precisamente, NPD Groud ha rilasciato il report "Evolution of Entertainment" per il 2020, all'interno del quale vengono presentati i risultati di un sondaggio con 5.000 persone residenti negli USA. Tramite esso sappiamo che il 79% dei consumatori degli Stati Uniti d'America hanno giocato almeno a un videogame negli ultimi sei mesi: si tratta di un aumento di 6 punti percentuali rispetto al 73% del precedente report.
Nel complesso, il tempo speso sui videogame è aumentato del 26% e la spesa media segnalata è aumentata del 33%. Il miglioramento coinvolge tutte le piattaforme, ma i migliori risultati sono stati segnalati dal mondo mobile ("sconvolto", negli ultimi mesi, da successi come Among Us) e quello console. Inoltre, scopriamo che gli over 45 hanno aumentato notevolmente il tempo di gioco e le spese.
Le persone d'età compresa tra 45 e 54 hanno speso, secondo il report, il 59% di tempo in più e il 76% di denaro in più. Le persone tra i 55 e i 64 anni invece hanno giocato il 48% in più e hanno speso il 73% in più. Infine, pare anche che la fascia più anziana, precisamente gli over 65, abbia una sempre più grande passione verso il mondo dei videogiochi: si parla di un tempo di gioco medio aumentato del 45%, con spese del +29%.
Matt Piscatella, analista di NPD, ha affermato che "Questi dati potrebbero semplicemente riflettere l'accelerazione di un trend che era in atto già prima della pandemia [la quale, secondo molti esperti del settore, ha profondamente influito sulle spese in ambito videoludico, ndr]. Se è così, allora il mercato dei videogiochi potrebbe sperimentare una continua crescita senza rallentamenti dopo la pandemia. In caso contrario, potrebbe esserci un notevole calo prima di ritornare a una crescita."