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Un watermark per i testi ChatGPT? OpenAI esita per paura di perdere utenti (e soldi)

Nonostante la tecnologia sia pronta da un anno, OpenAI è divisa sulla questione della filigrana per i testi generati da ChatGPT, preoccupata per l'impatto sugli utenti e sul business.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   05/08/2024
Il logo di ChatGPT

OpenAI, l'azienda dietro al popolare chatbot ChatGPT, sta affrontando un dilemma: introdurre o meno una filigrana per i testi generati dalla sua intelligenza artificiale. La tecnologia, pronta da circa un anno, permetterebbe di identificare facilmente i contenuti creati da ChatGPT, ma l'azienda è preoccupata che questa scelta possa allontanare gli utenti.

La filigrana, implementata attraverso un algoritmo che modifica la scelta delle parole e delle frasi, renderebbe facilmente riconoscibili i testi generati da ChatGPT. Questa funzionalità sarebbe utile per insegnanti e professionisti che vogliono verificare l'originalità dei contenuti, ma potrebbe anche scoraggiare gli utenti che utilizzano ChatGPT per scopi legittimi.

Un esempio di come potrebbe funzionare un watermark sulle immagini: quando un utente modifica un'immagine, le credenziali C2PA si aggiornano per riflettere tali modifiche, garantendo trasparenza
Un esempio di come potrebbe funzionare un watermark sulle immagini: quando un utente modifica un'immagine, le credenziali C2PA si aggiornano per riflettere tali modifiche, garantendo trasparenza

Un sondaggio commissionato da OpenAI ha rivelato che quasi il 30% degli utenti di ChatGPT utilizzerebbe meno il software se venisse introdotta la filigrana. Questo dato ha sollevato preoccupazioni all'interno dell'azienda, che teme di perdere una parte significativa della sua base utenti.

Nonostante le preoccupazioni, alcuni dipendenti di OpenAI ritengono che la filigrana sia una soluzione efficace per contrastare l'uso improprio di ChatGPT. L'azienda sta esplorando anche altre opzioni, come l'inserimento di metadati crittograficamente firmati, che potrebbero essere meno invasive per gli utenti.

La decisione di OpenAI sulla filigrana per i testi ChatGPT è quindi ancora in sospeso. L'azienda si trova a dover bilanciare la necessità di garantire la trasparenza e l'originalità dei contenuti con il timore di perdere utenti e danneggiare il proprio business.

La questione della filigrana solleva insomma interrogativi più ampi sull'utilizzo etico dell'intelligenza artificiale e sulla necessità di trovare un equilibrio tra innovazione e responsabilità. Resta da vedere quale sarà la scelta finale di OpenAI e quali saranno le sue conseguenze per il futuro di ChatGPT e dell'IA generativa in generale.

Voi che cosa ne pensate? Siete favorevoli alla filigrana? Oppure siete tra quelli che smetterebbero di usare il chatbot per paura di essere "scoperti"? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.