Le nuove regole sulla privacy annunciate da WhatsApp non verranno applicate nei prossimi giorni, bensì sono state rinviate di tre mesi. Come mai?
Dopo un momento brillante, culminato con il record di chiamate all'ultimo dell'anno, WhatsApp sta attraversando un periodo di crisi che ha visto una rapidissima ascesa dei suoi competitor, su tutti Telegram e Signal, proprio in seguito alla comunicazione delle nuove condizioni d'uso.
Come spesso accade, capita che determinate mosse vengano male interpretate e si inneschi una reazione a catena fra gli utenti. WhatsApp è convinta dunque che le nuove regole vadano spiegate meglio, ed è per questo che ha deciso di prendersi più tempo.
Le rilevazioni effettuate anche dal Garante per la Privacy, tuttavia, disegnano un quadro abbastanza chiaro e poco edificante: l'intenzione di WhatsApp sarebbe quella di consentire alle aziende di memorizzare le chat con gli utenti per effettuare profilazioni a fini pubblicitari.
Bisognerebbe tuttavia capire quale sia l'incidenza reale di queste nuove regole sull'utente medio, specie considerando che non dovrebbero valere all'interno dell'Unione Europea. Lo scopriremo, a quanto pare, dal 15 maggio.