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WhatsApp rinvia l'arrivo della pubblicità, ma solo in Europa

WhatsApp ha informato l'autorità irlandese per la privacy che le inserzioni pubblicitarie arriveranno nell'Unione Europea solo l'anno prossimo.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   20/06/2025
WhatsApp

Arrivano "buone" notizie per noi europei. A quanto pare, infatti, WhatsApp non ha intenzione di introdurre le pubblicità in Europa prima del 2026. Lo ha riferito l'autorità irlandese per la privacy, la Irish Data Protection Commission, affermando che WhatsApp intende introdurre le inserzioni nell'Unione Europea solo l'anno prossimo.

"Questo nuovo prodotto non verrà lanciato sul mercato dell'UE prima del 2026", ha affermato il Commissario Des Hogan. "Siamo stati informati tramite WhatsApp e incontreremo il team per discutere ulteriormente di eventuali problemi".

Il rinvio delle pubblicità su WhatsApp

Nonostante l'annuncio dell'arrivo delle pubblicità in alcune sezioni di WhatsApp sembrava riguardare tutto il mondo, a quanto pare ora Meta ha aggiustato il tiro. Secondo Hogan, quindi, durante questo periodo la questione delle pubblicità su WhatsApp verrà discussa con le altre autorità per la protezione dei dati personali "in modo da poter riflettere eventuali preoccupazioni che abbiamo in quanto regolatori europei".

L'immagine che accompagnava l'annuncio dell'arrivo delle inserzioni pubblicitarie
L'immagine che accompagnava l'annuncio dell'arrivo delle inserzioni pubblicitarie

Per WhatsApp, comunque, l'aggiornamento rimane "globale" e sarà distrubuito "gradualmente in tutto il mondo". Eccetto che nei paesi dell'UE, per il momento. Ricordiamo però che l'introduzione delle inserzioni avverrà solo nella scheda Aggiornamenti, ovvero quella che include i Canali e gli Stati, dove appariranno dei contenuti "suggeriti" e "sponsorizzati" dalle aziende.

A livello di profilazione, ovvero la catalogazione dei gusti e delle abitudini di ogni singolo utente, WhatsApp aveva già confermato che non userà dati sensibili come le chiamate, i gruppi o le conversazioni private. Gli annunci saranno personalizzati in base a informazioni più generiche, come la posizione dell'utente e la lingua impostata nell'app, ma a quanto pare questo non è bastato per rassicurare le autorità europee per la privacy.

Voi che cosa ne pensate? Siete contenti di questo rinvio? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.