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Windows 10, Microsoft rinomina le opzioni di raccolta dati per una maggiore trasparenza

Microsoft rinomina le opzioni di raccolta dati di Windows 10 per garantire una maggiore trasparenza verso i suoi utenti nella comunicazione delle informazioni salvate.

NOTIZIA di Luca Forte   —   07/03/2020

Microsoft sta per rinominare le opzioni di raccolta dati di Windows 10. Un'operazione all'apparenza superficiale, ma fatta per garantire una maggiore trasparenza nella comunicazione delle informazioni salvate.

Nonostante il colosso di Redmond non sia tra le aziende high tech più aggressive nella raccolta dei dati personali, il triste primato va a Google e Amazon, attraverso Windows 10 Microsoft ha la possibilità e salvare e analizzare moltissime nostre informazioni personali.

Durante l'installazione di Windows 10, infatti, possiamo decidere se condividere con Microsoft i dati di diagnostica in formato Base o Completo. Una dicitura ingannevole, che potrebbe spingere gli utenti meno esperti a scegliere "Completo" dato che potrebbero credere in questo modo di avere una diagnostica migliore della loro situazione qualora comparissero dei problemi. Come il bug di Windows 10 che rallenta l'avvio del sistema operativo.

In realtà con Base si intendono tutti quei dati che servono per una corretta funzionalità del sistema operativo, mentre con Completo vengono inviate informazioni dettagliate su tutto quello che si fa col PC, dai siti internet visitati alle app installate.

Per garantire una maggiore chiarezza, la prima opzione sarà rinominata "Dati diagnostici richiesti", mentre la seconda sarà conosciuta come "Dati diagnostici opzionali", ovvero che non influiscono sul corretto funzionamento del sistema operativo e si possono condividere solo se si ritiene necessario. Come per esempio per entrare nel programma Windows insider.

I dati raccolti saranno i medesimi, ma il tentativo di rendere gli utenti più consapevoli crediamo sia un passo verso la direzione giusta.