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Windows 11: più veloce di Windows 10 grazie a nuove tecnologie e ottimizzazioni

Microsoft ha rivelato alcune informazioni su come ha reso Windows 11 più veloce, reattivo e confortevole di Windows 10

NOTIZIA di Mattia Armani   —   10/09/2021

Le novità di Windows 11, in arrivo il 5 ottobre con un aggiornamento gratuito per chi ha Windows 10, non si limitano alla posizione delle finestre, ai menù, alla grafica, agli effetti sonori e via dicendo. Il grosso del lavoro è avvenuto dietro le quinte, con accorgimenti e tecnologie mirati a rendere il PC una macchina più moderna, reattiva e fruibile, sull'onda dei sistemi operativi per console, tablet e smartphone. Lo ha spiegato la stessa Microsoft, in un breve ma interessante video.

Nell'ottica della fruibilità, uno dei miglioramenti tecnici più importanti riguarda la priorità concessa alle applicazioni in primo piano che nel caso di Windows 11 diventa assoluta, anche quando il sistema è impegnato con carichi di lavoro importanti. Questo significa che quando lanceremo un nuovo programma o un gioco, questo si avvierà in modo rapido e fluido, grazie alla ridistribuzione in tempo reale delle risorse del processore. Più che rilevante, quindi, come il ripristino istantaneo dalla modalità standby, con un 25% di riduzione del tempo che dovrebbe garantire tempi di risveglio del sistema vicini a quelli di uno smartphone. Il tutto condito da una riduzione del 30% del tempo necessario a Windows Hello per autenticare l'utente.

Le ottimizzazioni, che comprendono gestione energetica e ridistribuzione delle risorse, includono anche lo storage. Non parliamo della tecnologia DirectStorage, che sarà supportata con tanto di benefici in gioco, ma dello spazio occupato dai dati, a partire da un lavoro sulla compressione dei file per arrivare a una tecnologia che ci riporta ancora una volta agli smartphone. Alcune tra le applicazioni non usate non saranno infatti installate fino a quando non torneremo ad avviarle o quando le avvieremo per la prima volta.

Infine c'è la questione della sicurezza che per Microsoft è stata uno dei punti fermi nello sviluppo di Windows 11, tanto da limitare il supporto ai processori precedenti dall'ottava generazione per Intel e alla seconda generazione per i Ryzen di AMD. Dopo tanto discutere Microsoft sta pensando di estendere la compatibilità di Windows 11, e sappiamo che sarà possibile forzare l'installazione su alcuni sistemi non ufficialmente supportati, ma ci aspettiamo comunque limiti vista la scelta di puntare esclusivamente sul formato a 64-bit, tagliando compatibilità legacy o simili in vista di una sicurezza che per Microsoft è prioritaria in un mondo in cui lo smartworking obbligato ha aumentato il rischio della diffusione di dati sensibili per errori, disattenzioni, infrazioni, malware e via dicendo.