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Xbox Game Pass, chi dice che è un male per gli sviluppatori non capisce niente, per Mike Rose

Mike Rose ha spiegato come mai chi dice che l'Xbox Game Pass è un male per gli sviluppatori non capisce letteralmente niente dell'industria dei videogiochi.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/05/2022

Mike Rose, il capo di No More Robots, ha spiegato per l'ennesima volta come mai chi dice che l'Xbox Game Pass è un male per gli sviluppatori non capisce niente di come funziona l'industria dei videogiochi. L'argomento era già stato trattato, anche su queste pagine, ma regolarmente arriva qualcuno a ipotizzare apocalissi causate dal successo del servizio di Microsoft, quindi evidentemente c'è bisogno di spiegarlo ancora.

Rose: "L'ho già detto in passato, ma ribadisco: il Game Pass garantisce il successo a decine di sviluppatori ogni mese, pagando loro l'intero costo di sviluppo (e anche di più) dal giorno di lancio. Chiunque scriva che il Game Pass è un male per gli sviluppatori non capisce niente di come funziona questa industria e dovrebbe sparire."

"Spieghiamo: Normalmente tu lanci un gioco che è costato X per lo sviluppo e speri che, insieme al marketing, funzioni abbastanza da farti recuperare X, così da poter iniziare a produrre profitti. Se invece sei sul Game Pass al lancio, è probabile che tu abbia recuperato X dal giorno di lancio. Cosa scegliereste?"

In questo settore anche ciò che è lapalissiano e logico viene messo in discussione quando diventa oggetto di console war, purtroppo. Così una verità così banale, come il fatto che il Game Pass sia amato dagli sviluppatori indipendenti perché gli consente di recuperare immediatamente tutti i costi di sviluppo diventa oggetto di dibattito.

Certo, il modello non è esente da difetti, ma continuare a ribattere su dei punti già ampiamente discussi e confutati sta iniziando a diventare abbastanza stucchevole.