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Xbox Game Pass fa crollare le vendite dei giochi Xbox? Microsoft ringrazia e porta a casa

Secondo Digital Foundry uno degli effetti di Xbox Game Pass è causare una diminuzione delle vendite di giochi Xbox. Microsoft ne è molto felice.

Xbox Game Pass fa crollare le vendite dei giochi Xbox? Microsoft ringrazia e porta a casa
NOTIZIA di Nicola Armondi   —   16/12/2022

È notizia odierna un recente episodio Let's Talk di Digital Foundry, famosa testata focalizzata sul lato tecnologico dei videogiochi. Tra i vari argomenti trattati, i giornalisti hanno parlato del fatto che "l'effetto Game Pass" è più che sensibile e che le vendite dei giochi Xbox, soprattutto esclusivi, sono notevolmente calate, visto che il pubblico sa bene che troverà nell'abbonamento molto col quale giocare, magari anche dal D1, a un prezzo infinitamente più basso.

Il problema di questa dichiarazione è legato al fatto che, pur citando numeri, non indica una chiara fonte e non si sa bene se sia precisa, e in caso anche solo a che periodo e a che mercato fa riferimento.

Il tutto va preso con le pinze ma, in ogni caso, non sembra una dichiarazione fuori dal mondo. Come già detto, se posso pagare 10 o 13 euro al mese per avere accesso al nuovo Gears che finirò nell'arco di un paio di settimane perché dovrei pagare 70€ (80€ dal 2023) per tale esclusiva? I collezionisti esistono, ma non sono la massa, per molti un gioco si completa (o forse nemmeno) e poi si abbandona se non è un game as a service di alta qualità (o alta assuefazione).

Xbox Game Pass include tanti giochi, molti dei quali fissi
Xbox Game Pass include tanti giochi, molti dei quali fissi

L'idea quindi è che Microsoft sta disincentivando le vendite premium (ovvero il gioco a prezzo pieno) tramite il proprio abbonamento. L'obiettivo però era proprio questo.

In generale, il mercato console vuole sempre di più spostarsi verso il digitale. Vendere con il proprio store permette maggiore guadagni al produttore della console e continua a erodere il mercato dell'usato, vero grande nemico per molti anni degli sviluppatori, che lo hanno più volte combattuto (i contenuti aggiuntivi sul codice monouso invece che sul disco servivano a questo).

Il passo successivo è mettere da parte totalmente le vendite dei giochi, a favore di un servizio in abbonamento. L'idea chiaramente è che, per ogni utente che risparmia enormemente, ve ne siano alcuni che pur di aver la comodità di poter accedere quando vogliono al catalogo di giochi rimangono costantemente abbonati, spendendo poco ogni volta ma in modo regolare, così come molti rimangono abbonati a Netflix anche se magari per settimane e settimane non lo utilizzano.

Ricordiamo che 'Xbox Game Pass' è anche un servizio per PC e mobile/cloud
Ricordiamo che "Xbox Game Pass" è anche un servizio per PC e mobile/cloud

Microsoft e Xbox avranno fatto i propri conti e le proprie previsioni, sia sul guadagno che sulle tendenze di mercato. Gli abbonamenti sembrano il futuro così come è chiaro che sono il presente della televisione e ovviamente Redmond spera che questo futuro arrivi molto rapidamente. Non abbiamo dati definitivi per dire se per ora il tutto è un successo (il numero di abbonati dice poco se non sappiamo quanto costa mettere tutti quei giochi dentro il servizio), ma una cosa è certa: vendere meno giochi è un segnale positivo, per quanto strano possa sembrare dirlo. L'unica cosa che conta è che rimanga sempre la possibilità di scegliere tra abbonamento (dal quale un gioco può sempre essere rimosso) e possesso di un gioco (fisico o digitale che sia).

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.